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SalTo
Tra meno di un mese ormai (notate il countdown sulla destra :D), partirà il Salone Internazionale del Libro di Torino, l'evento letterario più atteso da tutti gli amanti dei libri come noi! Dal 14 al 18 Maggio al Lingotto Fiere di Torino saranno presenti centinaia di espositori, dalle piccolissime case editrici ai grandi colossi del settore, migliaia, forse milioni (!) di libri esposti da vedere e, soprattutto, acquistare, e poi noi! A migliaia, come le cavallette! 😀

Come ogni anno ci saranno un paese e una regione ospite, che per questa edizione saranno la Germania e il Lazio. La cultura e la letteratura Tedesca sarà quindi esaminata e rappresentata da eventi ed esposizioni dedicate, così come le realtà letterarie della regione Lazio. Ci saranno autori, critici, giornalisti; workshop, presentazioni, seminari. Cosa si può desiderare di più?

Un'area dedicata interamente alle piccole edizioni nate da meno di 24 mesi, detta "l'incubatore", ci mostrerà le nuove realtà in campo editoriale, presentandoci nuovi mondi, scrittori misconosciuti in un microcosmo di sicuro interesse per i veri amanti della lettura.

Tutte le notizie sempre aggiornate le trovate sul sito ufficiale del Salone a questo indirizzo: www.salonelibro.it, esiste anche un gruppo Facebook dove quotidianamente vengono aggiunte notizie varie sull'evento, e questo è il link: https://www.facebook.com/SaloneLibroTorino?fref=ts

Lunedì 27 Aprile alle 11,30 presso l'Aula Magna dell'Università di Torino, verrà presentato il programma completo con tutti gli ospiti, gli orari degli eventi e delle conferenze, ecc... Restate sintonizzati! 🙂

 

Il paese ospite: la Germania
La regione ospite: il Lazio

tocheleggeInizia oggi l'appuntamento con Torino che legge, rassegna del capoluogo Piemontese che vede eventi e manifestazioni letterarie di ogni tipo e che coinvolge librerie, biblioteche, case editrici, enti culturali e molto altro ancora. Nella settimana Torinese anche l'appuntamento con Portici di carta, affascinante esposizione di bancarelle di libri nuovi e usati sotto i portici di via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice. Se siete della zona e avete la possibilità di fare un giro in città approfittatene!
Qui di seguito i link per approfondire gli eventi!

www.torinochelegge.it
www.porticidicarta.it

i_misteri_della_montagnaSegnalo che è uscito il nuovo libro di Mauro Corona, uno dei miei autori preferiti come ben sapete, e quindi lo segnalo con estremo piacere e gioia 😀 Ancora non l'ho letto ma lo farò al più presto (e ve ne darò evidenza, ovviamente!), nel frattempo vi linko la pagina di Mondadori dove viene presentato: http://www.librimondadori.it/libri/i-misteri-della-montagna-mauro-corona. Non è un cartonato ma una brossura, peccato, eravamo abituati bene con le prime edizioni con "copertina rigida" e invece no... Pazienza. Vi lascio di seguito anche il video di Mauro dove ne parla. Se lo leggete fatemi sapere!

saramago_cecitaIniziare a leggere Saramago era un'idea che avevo da mesi. Ma con cosa? Questa domanda mi ha tormentato per giorni. Sono stato in libreria e ho preso in mano più volte diversi suoi libri, ma poi, ascoltando anche il parere di altri bloggers o youbookers, ho optato per Cecità, uno dei suoi libri più acclamati. Premio Nobel per la letteratura nel 1998, lo scrittore portoghese ha pubblicato questo suo capolavoro nel 1995, e nel 2008 ho scoperto ne sia uscito anche un film, mai arrivato, ahimè, nelle sale italiane. Lo recupererò in inglese perchè sono davvero curioso di vederlo! Ma bando alle ciance e parliamo invece del libro perchè merita davvero tutta la nostra attenzione.

In un luogo e in un tempo non definiti, tutta la popolazione viene colpita da un'epidemia devastante. Tutti diventano ciechi. Ma non di una cecità dove si vede tutto nero, bensì tutto bianco, infatti nel libro viene detta anche "il mal bianco". Un muro di latte che non permette di vedere nulla, nemmeno le ombre. Uno dopo l'altro, dal primo automobilista fermo al semaforo, che all'improvviso si ritrova completamente cieco, all'ottico che lo visiterà poco dopo e via via tutti gli altri. Un crescendo angosciante e drammatico raccontato con estrema maestria e lucidità.

Provate a immaginare cosa potrebbe capitare se davvero tutte le persone del mondo diventassero completamente ciechè. Smetterebbe di funzionare ogni cosa, compresa l'acqua e la corrente perchè non ci sarebbe più nessuno in grado di erogare i servizi. Ci sarebbe il caos totale. Il cibo andrebbe in esaurimento. Le epidemie e le malattie mortali prolifererebbero libere e incontrastate. In questo libro devastante viene raccontata la storia di un gruppo di questi sventurati. Poche persone di cui vengono narrate le vite, tragicamente stravolte da questa catastrofe. Nessuna di queste persone viene dotata di un nome, non serve ai fini della storia. Sono il primo cieco, la moglie del primo cieco, il dottore, la moglie del dottore, il vecchio con la benda, la ragazza con gli occhiali neri e il ragazzino. Le prime decine di persone colpite vengono messe in quarantena in un ex-manicomio, per scongiurare un contagio, controllate a vista da militari armati, ma piano piano l'epidemia prende tutti, senza distinzione di razza, sesso o ceto sociale. L'istinto primordiale di sopravvivenza e sopraffazione dell'uomo viene fuori in una situazione dove sarebbe difficile agire diversamente. L'uomo torna ad essere una bestia pronta a tutto pur di sopravvivere a scapito degli altri. Allora bisogna organizzarsi, trovare il modo di andare avanti lo stesso, trovare acqua, cibo, un posto in cui stare.

Saramago disegna un affresco verosimile che ci porterà a meditare molto a lungo sulla nostra umana situazione. Un libro denso, ricco di momenti emozionanti. Triste, disincantato, fatale. Leggerlo è davvero un'esperienza che segna, almeno per il sottoscritto è stato così. Non voglio aggiungere altro, anche perchè questo è un libro che va sicuramente letto per poterlo comprendere, non bastano le parole di uno qualsiasi che lo descrive, vi dico solo che ho, volutamente, omesso un dettaglio molto importante ai fini del libro ma che non voglio svelare perchè preferisco così e credo sia meglio non saperlo dal principio. Del resto io quando l'ho letto non lo sapevo, quindi vi metto nella mia stessa situazione. E poi ora vi ho incuriosito di più, vero? 🙂 Io mi fermo qui, se lo leggete, o lo avete già fatto, ditemi cosa ne pensate, sono davvero curioso di saperlo! Il mio consiglio credo sia scontato!

Un saluto

Il-cardellinoHo letto questo ultimo romanzo di Donna Tartt ormai da un paio di mesi ma solo ora ho trovato il tempo di raccogliere le idee e mettere giù un mio pensiero a riguardo. Mi avevano regalato questo tomo di 900 pagine a Luglio, ma solo verso fine anno ho trovato il coraggio per iniziarlo! E con il senno di poi mi pento di non averlo letto prima, perchè si è rivelato uno dei più bei romanzi che abbia mai letto e soprattutto tra i top dell'anno appena trascorso. Vincitore del premio Pulizer 2014, Il Cardellino ha catturato la mia attenzione non solo per questo, ma anche dopo aver letto e sentito parecchi commenti positivi e recensioni direttamente sul web, su articoli o video di youtubers amanti della lettura come me.

E allora cos'è Il Cardellino? E' la storia della vita di Theodor Decker, o meglio di parte della sua vita, dai 13 ai 22 anni circa; una vita travagliata, avventurosa, densa di avvenimenti, sia tragici, che surreali, che comici; attraverso gli Stati Uniti, da New York, dove è nato e vissuto fino ai 13 anni, a Las Vegas dove vivrà con il padre dopo la tragica morte della madre, al ritorno a New York, sulle tracce del suo passato, per cercare e ritrovare gli occhi che l'avevano fatto innamorare, per ritrovare l'uomo che l'ha "salvato" e gli ha insegnato la vita. Ma cosa ritroverà? In quale altra storia incredibile finirà per essere catapultato? Theo vive una vita ai limiti della legalità, anzi, spesso li oltrepassa, ma resta un personaggio che è impossibile detestare, anzi. I suoi sentimenti, il suo profondo, messi a nudo già dalle prima pagine, restano aperti alla portata dei nostri occhi per tutto il libro; possiamo in ogni momento vedere attraverso i suoi e sapere quello che Theo sta provando e vedendo. Il modo in cui la Tartt ci racconta questo personaggio è davvero indimenticabile. Così come Hobie, Boris, Pippa e tutti gli altri personaggi che a turno compaiono tra le pagine di questa incredibile storia e intersecano la loro esistenza con quella di Theo. Donna Tartt ne dipinge, come Fabritius fece con il suo Cardellino nel '600, un dipinto intenso e dettagliato, dove proprio il dipinto del maestro fiammingo ne da il titolo e insieme a Theo è parte integrante del racconto.

Non voglio nemmeno accennare a quello che accadrà, primo perchè non voglio fare nessuna anticipazione (spoiler), e secondo perchè non sarebbe significativo. Occorre leggere tutto e assimilare poco alla volta il senso di questa avventura, perchè di una grande avventura si tratta. Ammetto che mentre ne leggevo l'inizio (diciamo le prime 200 pagine), non capivo bene dove volesse andare a parare, e in certi punti l'ho trovato "lento", ma credetemi che ne è valsa la pena! E' come un motore diesel, che parte con uno scoppio, poi si adagia e piano piano riprende fino ad un finale roboante e travolgente. La vita di Theo Decker, che in 900 pagine imparerete ad amare e a considerare quasi come un vostro amico intimo, vi terrà incollati alla pagina e non ne potrete più fare a meno! E non spaventatevi dalla mole di questo tomo perchè scorre che è un piacere!

Uno dei più bei libri di narrativa contemporanea che abbia mai letto e sicuramente tra i migliori 5 dello scorso anno. Lo consiglio a chi ha la passione della lettura, chi in un buon libro cerca una storia avvincente ma commovente, a chi cerca l'amore ma anche l'avventura, a chi vuole una storia profonda ma spensierata. Qui c'è tragedia, amore, amicizia, ironia, psicologia, violenza. Qui c'è tutto, c'è la vita. Bellissimo libro, ragazzi e ragazze leggetelo e non vi deluderà! E se lo avete letto fatemi sapere quello che ne pensate qui sotto nei commenti!

Alla prossima!

Ciao a tutti,
è tanto tempo che non scrivo niente di "interessante", in realtà non ho smesso di leggere, ma non ho trovato l'ispirazione necessaria per scrivere cose che reputassi interessanti 🙂
Per la verità ho finito la recensione di Cecità di Josè Saramago che presto pubblicherò, poi ho finito di leggere Il Cardellino di Donna Tartt, che ho amato alla follia, e il primo libro di questo 2015 è stato Il lato oscuro del cuore di Corrado Augias che ho trovato carino ma nulla più. Vorrei scrivere su questi ultime lettura ma al momento ho altre cose da fare, quindi rimando magari ad inizio Febbraio, quando vi racconterò gli acquisti di Gennaio (con anche i regali di Natale e Compleanno che ancora non vi ho detto!) e magari una recensione in più oltre a Saramago... Beh, questo è solo un breve messaggio per dirvi che non mi sono dimenticato del blog (a quei pochi amici che lo frequentano al momento!)
A presto e grazie!

buon_annoCiao a tutti!
Scusate se è un po' che non pubblico niente ma ho avuto da fare... Periodo Natalizio in primis!

Questo è solo un breve messaggio di saluto e un vivo augurio di un 2015 per voi pieno di gioie, soddisfazioni, salute e tante belle letture 🙂

Presto un post con i regali letterari di Natale (e compleanno nel mio caso, visto che li compio li vicino...) e anche un commento ad un libro letto da poco di Josè Saramago.

Per ora BUON ANNO! 🙂

IMG_9833Ieri, 17 Novembre 2014, ho potuto assistere ad un importante evento di letteratura a Novara, incontrando Mauro Corona per la rassegna Scrittori & Giovani presso l'auditorium della banca popolare di Novara.
Avevo già avuto modo di "partecipare" virtualmente agli incontri di Corona in parecchi filmati via web, quindi ero già abbastanza preparato su quello a cui avrei assistito. Mauro non è qui per promuovere il suo nuovo libro (anche se in realtà il cartellone prevede quello), anzi, dice alla moderatrice "Ma lasci stare sto librino qui!", vuole parlare d'altro, di letteratura, di vita, di natura, di montagna; vuole intrattenere il pubblico come solo lui sa fare, parlando a ruota libera, perdendosi tra mille discorsi intrecciati, per poi tornare al discorso principale, citando mille scrittori, da Borges a Wilde, da Macedonio Fernandez a Zvi Kolitz, citando opere immortali, infilando tra le sue frasi parole di altri grandi che come lui hanno saputo parlare con la letteratura in modo profondo e intenso.

Ci intrattiene con storie della sua infanzia, di quando ragazzo lavorava alle cave di marmo, ci racconta dellaIMG_9836 sua Fiat Duna creando un siparietto divertente, ci parla di Celio il bracconiere filosofo, di Icio, il suo caro amico Icio, ci parla insomma della vita e di tutto ciò che ci ruota intorno. Quello che in fondo deve fare uno scrittore, anzi un narratore, un artista, un poeta come Corona, ovvero immergere i propri lettori, o in questo caso ascoltatori, in mille storie diverse tutte legate tra di loro da un filo conduttore che è una filosofia di vita pura, scevra di orpelli e consacrata alla naturalezza e alla natura. Va avanti a ruota libera per oltre un'ora, terminando il suo intervento con un'altra ora dedicata alle centinaia di persona in sala, autografando i libri e prestandosi per scatti fotografici, senza far trapelare il minimo cedimento ma sempre con il sorriso sulle labbra e la gentilezza che solo i grandi riescono ad elargire in queste occasioni.

Corona è un uomo ruvido, forse un po' grezzo da vedere, ma con un cuore grande, capace di infondere emozioni enormi nelle persone che gli entrano a contatto. Io ieri sera ho avuto l'onore di conoscerlo, stringerli la mano e scambiare qualche parola con lui. Accompagnarlo in albergo dopo la serata, passeggiando e chiacchierando sotto i portici nel corso di Novara a mezzanotte. L'ho invitato nel nostro Monferrato, terra ricca di vini a lui tanto cari, ci siamo lasciati con la promessa che sarebbe venuto a Casale, "basta una bottiglia di vino e un posto per dormire, anche a casa vostra va bene!". Mauro Corona è così, ti travolge con la sua semplicità e la sua grandezza d'animo. Un uomo eccezionale che ha ancora tante storie da raccontare e che, spero, ce le racconterà, piano piano, tutte...

Grazie Mauro

Pochi giorni fa è uscito Una lacrima color turchese, il nuovo libro di Mauro Corona. Non so se l'ho mai detto, non ricordo, ma Mauro Corona è uno dei miei scrittori preferiti in assoluto. Ho letto praticamente tutto di lui e mi piace sia come scrittore che come uomo, sentendolo parlare spesso anche in varie occasioni (purtroppo sino ad ora solo in video), non solo di libri ma anche di argomenti che vanno dal sociale alla politica. Beh, ma a parte questo, se vi interessa vi metto qui sotto il video promozionale del libro.

E, sempre se vi interessa, ci sono anche le date in cui l'autore presenterà il libro stesso e incontrerà i lettori. Eccole di seguito nel dettaglio:

calendario_incontri_Corona

Norwegian_Wood«Per quanto una situazione sia disperata, c'è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c'è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all'oscurità.»

Benvenuti in Norwegian Wood, benvenuti in una storia di vita, di amore, di morte, benvenuti in una realtà davvero reale, una realtà comune, con storie comuni e sentimenti universali come l'amicizia, l'amore, il piacere, la solitudine, la depressione, l'angoscia e, appunto, la morte.

Ho iniziato a leggere Murakami da qui, non avevo ancora letto nulla dell'autore ed ho voluto inziare da un'opera differente. Ho letto infatti in giro che questa è la sua opera più realista, in cui ha voluto distanziarsi dalle solite sue trame fantasiose e quasi fiabesche, per sbattere il muso sulla realtà. Fredda, nevosa e brutale realtà. Watanabe è il nostro uomo, il protagonista di questa storia. Naoko, Kizuki, Midori, Reiko, Nagasawa e Hatsumi i personaggi che gli ruotano intorno e che, nel bene e nel male, nella vita e nella morte, costituiscono il mondo di Watanabe.

Studente universitario di 19 anni alle prese con una vita sentimentale un po' burrascosa, Watanabe ha come migliore amico Kizuki che a sua volta è fidanzato con Naoko. La storia comincia dalla fine, da un giorno di 17 anni dopo le vicende qui narrate, sempre viste da Watanabe. Non posso dire molto perchè gli avvenimenti sono tanti, densi e tutti cause che portano a degli effetti, e sapete ormai che non è il mio intento fare spoiler. Il viaggio interiore di Watanabe sarà turbato dalla presenza di due donne che entrambe, in maniera differente, lo attrarranno e lo sconvolgeranno. Un ragazzo tranquillo il quale mondo verrà stravolto più di una volta in pochi mesi e si troverà di fronte a problemi esistenziali più grandi di lui che lo porteranno a prendere delle decisioni, talvolta obbligate, e a vivere delle esperienze forti, fino all'ultima pagina. Saranno tanti i passaggi emozionanti che magari vi faranno tornare alla mente delle vostre esperienze passate, perchè in fondo questo Watanabe è un ragazzo come tanti che vive, soffre, piange, ride e soprattutto ama come tanti. Questo almeno è quanto ha dato a me la lettura di queste pagine. Una vita che potrebbe essere la vita di qualsiasi ragazzo di 19 anni oggi come vent'anni fa o tra cent'anni, chissà. Una vita vera, soprattutto vera. Non ci troverete falsi moralismi, non fanno parte di questa vita. Ma troverete invece tutte le indecisioni e le debolezze di un ragazzo di quell'età, coinvolto emotivamente in storie d'amore o solo di sesso, avventure di vita vissuta, assaggiata goccia dopo goccia e infine respirata sulla propria pelle.

Norwegian Wood è anche una canzone dei Beatles, ed il titolo di questo libro viene preso, come scoprirete, proprio da li. Non vi svelo altro. Fate voi. A me è piaciuto molto, la storia mi ha intrappolato e mi ha spesso portato a fare "il tifo" affinchè accadesse un'evento piuttosto che un altro. Se non conoscete l'autore come non lo conoscevo io, credo che questo sia senz'altro un ottimo modo di iniziare a leggere la sua opera. Fatemi sapere se invece già lo avete letto e che cosa ne pensate nei commenti qui sotto!

Un saluto e alla prossima!

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