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Si torna in ufficio…

Le ferie sono finite anche quest'anno... Tristemente si torna in ufficio a farsi venire il mal di testa con i deliri dei colleghi (e i propri)...
La nota positiva, forse l'unica, è che ci avviciniamo all'Autunno, stagione che amo per clima, colori e profumi; e anche perché finalmente arrivano in libreria valanghe di nuove uscite interessanti 😀 Proprio oggi in pausa pranzo ne ho già adocchiati almeno tre che sicuramente finiranno nella mia di libreria... Si perché la pausa pranzo, causa chiusura mensa aziendale, l'ho trascorsa al vicino centro commerciale nel quale è presente un negozio di Giunti... I titoli che ho adocchiato sono questi:

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Le nere ali del tempo di Diane Setterfield
(trama dal sito Mondadori:
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Will Bellman ha dieci anni e quattro giorni quando corre con gli amici a giocare nei campi vicino al fiume, dove i corvi scendono in picchiata in cerca di larve. «Scommetto che riesco a colpire quell'uccello» dice euforico, indicando il ramo più alto di una quercia lontanissima. Un'impresa decisamente fuori dalla sua portata. In un silenzio da rito mistico cerca la pietra più adatta, liscia e tondeggiante, carica la sua fionda perfetta, si prepara al lancio con i muscoli tesi e il cervello che calcola la direzione esatta. Will è un tiratore esperto, ha vista buona e mano ferma, si esercita molto. E così la pietra parte in volo, talmente lenta da far sperare che l'uccello nero riesca a volare via. Ma l'uccello non si muove e la pietra completa il suo arco. Il corvo stramazza a terra. Il mattino dopo Will si sveglia con la febbre altissima, e per una settimana suda e urla di dolore nel suo letto, tutte le forze di bambino tese in un'unica grande sfida: dimenticare quello che è accaduto al fiume. Molti anni dopo, Will Bellman è un uomo di successo, dirige il grande opificio di famiglia, ha una bella moglie e figli amatissimi. Improvvisamente, però, una serie di episodi sinistri comincia a distruggere tassello dopo tassello quella vita che ha così magnificamente costruito. Lutti e disgrazie si presentano con sempre maggior frequenza, come le apparizioni dello sconosciuto vestito di nero che sta all'ombra del camposanto. Un uomo che forse esiste o forse no, e che un giorno avvicina Will per proporgli uno strano affare: perché non aprire insieme un negozio nel pieno centro di Londra, il primo emporio del lutto, dove trovare tutto ciò che serve per affrontare le situazioni di cordoglio, dalla bara all'ombrello? Will accetta. Gli affari decollano, la fortuna sembra benedirlo di nuovo, e inizia quasi a credere che il passato possa essere finalmente dimenticato. Ma i corvi non hanno dimenticato...)
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La trama mi ha colpito un sacco! Sarà uno dei prossimi acquisti senz'altro!

Poi

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La città ai confini del cielo di Elif Shafak edito da Rizzoli
(trama dal sito Rizzoli:
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Ti dirò un segreto. Sotto ogni edificio che costruiamo, piccolo o grande, immagina che ci sia il centro del-l’universo. Così lavorerai con più cura e più amore. Nella Istanbul del XVI secolo, in un caleidoscopio di personaggi storici e immaginari, Jahan è un mahout bugiardo e opportunista, un ragazzino scaltro di origini oscure. Arrivato via nave nella città delle sette colline per accompagnare Chota, l’elefante bianco che lo Scià dell’Hindustan ha mandato in dono al Sultano Suleiman, la sua vita dovrebbe restare confinata nel serraglio, fra tigri, leoni, gazzelle e giraffe. Jahan dovrebbe rimanere per sempre relegato al rango di servitore privilegiato, dedito alle cure di Chota, il pachiderma che adorna con la sua stravaganza lo zoo privato del palazzo reale. E invece il caso lo conduce ad attirare l’attenzione di Sinan, il Capo architetto reale, che ne fa uno dei suoi apprendisti. Sinan è un uomo saggio, pacato, sensibile; Jahan non potrebbe trovare maestro più attento e appassionato, e sotto la sua guida si guadagna un lavoro di prestigio, abbandona l’abitudine al furto, cresce. La sua è la storia di un successo edificato con pazienza e devozione, proprio come le moschee e i ponti del maestro Sinan. Ma la vita non accetta di essere disegnata e progettata: prende il suo corso, semplicemente. E per Jahan ruoterà attorno a due centri, due amori: quello impossibile per la principessa Mihrimah, la figlia del Sultano. E quello saldo e semplice di Chota, che sarà sempre lì ad aspettarlo e a consolarlo nei momenti più bui, gigantesco, fedele, forte. Sullo sfondo, sempre, prepotente come un primo attore che reclama il suo spazio, Istanbul, colorata e menzognera, affascinante ed elusiva: una città che ti ruba il cuore e lo avvolge stretto nelle sue nebbie, nei tramonti, nei misteri, senza più restituirlo.
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Beh... Anche qui sono stato rapito dalla trama, secondo me bellissima...

E infine un libro non nuovo ma di cui ho molto sentito parlare, un libricino più che altro:

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Alabarde Alabarde di José Saramago (premio nobel per la letteratura nel 1998), edito da Feltrinelli
(trama dal sito Feltrinelli:
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Artur Paz Semedo, impiegato di una storica fabbrica d’armi, le Produzioni Bellona S.A., e intenditore di film bellici, viene profondamente colpito da alcune commoventi immagini de L’Espoir, di André Malraux, cui assiste casualmente. La successiva lettura del libro, che pare già provocare un’impercettibile incrinatura nelle sue certezze di amante appassionato delle armi da fuoco, e, poco dopo, il suggerimento della ex moglie Felícia, una pacifista convinta, di investigare negli archivi dell’azienda per scoprire se le Produzioni Bellona S.A. abbiano mai venduto armamenti ai fascisti lo avviano verso un’avventura che purtroppo non sapremo, pur potendolo immaginare da fedeli lettori di José Saramago, fin dove lo avrebbe condotto.
Alabarde alabarde prometteva di essere un romanzo bellissimo e di grande attualità. Le armi, la guerra, l’economia, l’individuo, la politica sono i temi che il Nobel portoghese aveva urgenza di affrontare. Trama e personaggi erano strumenti che padroneggiava con magistrale destrezza. Tutto è lì, in queste pagine che ci ha lasciato c’è già tutto, tracciato con impeccabile perfezione, ma incompiuto.
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Di questo ne ho sentito parlare su YouTube e già da un po' volevo leggere qualcosa di José Saramago, appunto Premio Nobel per la letteratura... Credo proprio che questi tre titoli saranno presto miei!

Ne approfitterò in Settembre, quando potrò usufruire di uno sconto del 15% su un acquisto da Giunti a fronte di un libro donato per l'iniziativa Aiutaci a crescere - Regalaci un libro... Oppure boh, vedrò anche da Mondadori visto che ho quasi 2000 punti, quindi uno sconto di 20 euro... Uhm... Comunque credo proprio che a breve me li regalerò 😀 Lo so che ho un Project Ten Books in corso, ma ad Agosto sono stato bravo e sono già al quarto libro! A metà mi concederò un piccolo premio 😀

E voi siete tornati dalle vacanze? Che state facendo di bello?


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