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Sono stati annunciati alcuni giorni fa i nomi dei 12 finalisti del Premio Strega 2022. Alcuni illustri esclusi, ma quando la qualità è alta - e questa è da sempre una prerogativa del premio - c'è sempre qualche esclusione che fa (e farà) discutere. Di seguito gli autori ancora in gara che si contenderanno il 76° Premio Strega:

 Marco Amerighi
"Randagi"
Bollati Boringhieri
presentato da Silvia Ballestra

 Fabio Bacà
"Nova"
Adelphi
presentato da Diego De Silva

 Alessandro Bertante
"Mordi e fuggi"
Baldini+Castoldi
presentato da Luca Doninelli

 Alessandra Carati
"E poi saremo salvi"
Mondadori
presentato da Andrea Vitali

 Mario Desiati
"Spatriati"
Einaudi
presentato da Alessandro Piperno

 Veronica Galletta
"Nina sull'argine"
minimum fax
presentato da Gianluca Lioni

Jana Karšaiová
"Divorzio di velluto"
Feltrinelli
presentato da Gad Lerner

Marino Magliani
"Il cannocchiale del tenente Dumont"
L'Orma
presentato da Giuseppe Conte

Davide Orecchio
"Storia aperta"
Bompiani
presentato da Martina Testa

Claudio Piersanti
"Quel maledetto Vronskij"
Rizzoli
presentato da Renata Colorni
Veronica Raimo
"Niente di vero"
Einaudi
presentato da Domenico Procacci

Daniela Ranieri
"Stradario aggiornato di tutti i miei baci"
Ponte alle Grazie
presentato da Loredana Lipperini

Come tutti gli anni, pubblichiamo di seguito tutti i titoli proposti per il Premio Strega. Quest'anno sono 57 le proposte degli Amici della Domenica, che verranno ridotti a 12 dopo la prima "scrematura" il 17 Marzo. Il 12 Giugno poi verrà proclamata la cinquina finalista che porterà all'elezione del vincitore finale il 4 Luglio.

Federico Bonadonna "Hostia - L'innocenza del male" (Round Robin, proposto da Maria Rosa Cutrufelli)
Raffaella Romagnolo "Destino" (Rizzoli, proposto da Giuseppe Patota)
Marinella Gargiulo "Il diario di Antossia" (Guida editori, proposto da Marcello Rotili)
Delia Morea "Romanzo in bianco e nero" (Avagliano editore, proposto da Diego Guida)
Oreste Lo Pomo "Malanni di stagione" (Cairo, proposto da Maria Cristina Donnarumma)
Mauro Covacich "Di chi è questo cuore" (La nave di Teseo, proposto da Loredana Lipperini)
Luca Ragagnin "Pontescuro" (Miraggi, proposto da Alessandro Barbero)
Francesca Diotallevi "Dai tuoi occhi solamente" (Neri Pozza, proposto da Gianfranco De Bosio)
Giulia Caminito "Un giorno verrà" (Bompiani, proposto da Giocacchino De Chirico)
Titti Marrone "La donna capovolta" (Iacobelieditore, proposto da Marina Zancan)
Piero Sorrentino "Un cuore tuo malgrado" (Mondadori, proposto da Diego De Silva)
Marina Mander "L'età straniera" (Marsilio, proposto da Benedetta Tobagi)
Lodovica San Guedoro "Le memorie di una gatta" (Felix Krull editore, proposto da Pietro Gibellini)
Claudia Durastanti "La straniera" (La nave di Teseo, proposto da Furio Colombo)
Eleonora Marangoni "Lux" (Neri Pozza, proposto da Sandra Petrignani)
Roberto Cotroneo "Niente di personale" (La nave di Teseo, proposto da Dacia Maraini)
Gianluca Barbera "Magellano" (Castelvecchi editore, proposto da Arnaldo Colasanti)
Benedetta Cibrario "Il rumore del mondo" (Mondadori, proposto da Giorgio Ficara)
Licia Pizzi "Piena di grazia" (Ad est dell'equatore, proposto da Francesco Durante)
Emanuele Altissimo "Luce rubata al giorno" (Bompiani, proposto da Roberto Ippolito)
Cristiano Cravina "Ottanta rose mezz'ora" (Marcos y Marcos, proposto da Franco Buffoni)
Evelina Santangelo "Da un altro mondo" (Einaudi, proposto da Helena Janeczek)
Chiara Ingrao "Migrante per sempre" (Baldini+Castoldi, proposto da Luciana Castellina)
Fabrizia Lanza "Tenerumi" (Manni Editori, proposto da Cesare Milanese)
Alessandra Cotoloni "Il diario di pietra" (Edizioni Il Papavero, proposto da Piero Mastroberardino)
Leonardo Malaguti "Dopo il diluvio" (Exòrma, proposto da Letizia Tortello)
Mauro Corona "Nel muro" (Mondadori, proposto da Aldo Cazzullo)
Nadia Terranova "Addio fantasmi" (Einaudi, proposto da Pierluigi Battista)
Antonio Dikele Distefano "Non ho mai avuto la mia età" (Mondadori, proposto da Simoneatta Bitasi)
Sandro Gros-Pietro "Fratello cattivo" (Neos edizioni, proposto da Corrado Calabrò)
Marco Missiroli "Fedeltà" (Einaudi, proposto da Sandro Veronesi)
Silvio Perrella "Io ho paura" (Neri Pozza, proposto da Giorgio Amitrano)
Cristina Marconi "Città irreale" (Ponte Alle Grazie, proposto da Masolino D'Amico)
Raffaele Bussi "Ulisse e il cappellaio cieco" (Armando editore, proposto da Antonio Augenti)
Michele Vaccari "Un marito" (Rizzoli, proposto da Marcello Fois)
Pasquale Panella "Naso" (Fefè editore, proposto da Giuseppe Antonelli)
Valerio Aiolli "Nero ananas" (Voland, proposto da Luca Formenton)
Paola Cereda "Quella metà di noi" (Giulio Perrone Editore, proposto da Elisabetta Mondello)
Stefano Corbetta "Sonno bianco" (Hacca, proposto da Ilaria Catastini)
Davide Grittani "La rampicante" (LiberAria edizioni, proposto da Giulia Ciarapica)
Giordano Lupi / Cristina De Vita "Sogni e altiforni" (Acar Edizioni, proposto da Paolo Ruffilli)
Emanuela E. Abbadessa "E' da lì che viene la luce" (Piemme, proposto da Rosellina Archinto)
Paolo Ciampi "L'ambasciatore delle foreste" (Arkadia Editore, proposto da Antonio Riccardi)
Paolo Teobaldi "Arenaria" (edizioni e/o, proposto da Domenico Starnone)
Roberto Pazzi "Verso Sant'Elena" (Bompiani, proposto d Roberto Barbolini)
Vittorio Cotronei "Passato remoto" (MdS Editore, proposto da Paolo Ferruzzi)
Laura Pariani "Il gioco di Santa Oca" (La nave di Teseo, proposto da Luca Doninelli)
Veronica Tomassini "Mazzarrona" (Miraggi, proposto da Giovanni Pacchiano)
Carla Maria Russo "L'acquaiola" (Piemme, proposto da Renata Pisu)
Carmine Abate "Le rughe del sorriso" (Mondadori, proposto da Antonio Pennacchi)
Marco Giannini "Mario e il suo doppio" (Biblioteca dei Leoni, proposto da Maurizio Cucchi)
Pier Paolo Giannubilo "Il risolutore" (Rizzoli, proposto da Ferruccio Parazzoli)
Irene Di Caccamo "Dio nella macchina da scrivere" (La nave di Teseo, proposto da Paolo Di Paolo)
Antonio Scurati "M il figlio del secolo" (Bompiani, proposto da Francesco Piccolo)
Giulio Cavalli "Carnaio" (Fandango Libri, proposto da Concita De Gregorio)
Ghirghis Ramal "La colpa" (DeA Planeta, proposto da Massimo Lugli)
Nicola Manuppelli "Roma" (Miraggi, proposto da Filippo La Porta)

Aggiornamenti il 17 Marzo con la dozzina finalista!
Buone letture!

Ieri sera, come tutti gli anni in questo periodo, al Ninfeo di Villa Giulia è stato assegnato il Premio Strega 2018. La vincitrice (ebbene si, dopo 15 anni torna a vincere una donna) è Elena Janeczek con il suo "La ragazza con la Leica". Ecco la cinquina e i rispettivi voti:
 
1 - Helena Janeczek "La ragazza con la Leica" 196 voti
2 - Marco Balzano "Resto qui" 144 voti
3 - Sandra Petrignani "La corsara - ritratto di Natalia Ginzburg" 101 voti
4 - Carlo D'Amicis "Il gioco" 57 voti
5 - Lia Levi "Questa sera è già domani" 55 voti

Complimenti Helena!!!

Questa mattina a Roma, presso la Sala del Tempio di Adriano, è stata annunciata la dozzina finalista del Premio Strega 2018. Di seguito l'elenco dei titoli e le copertine dei libri!

L'appuntamento è a Mercoledì 13 Giugno per la proclamazione della cinquina finalista!

E ora via con lo #Stregathon! Buone letture a tutti! 😀

  • Marco BalzanoResto qui (Einaudi)
  • Carlo CarabbaCome un giovane uomo (Marsilio)
  • Carlo D’AmicisIl gioco (Mondadori)
  • Silvia Ferreri, La madre di Eva (NEO Edizioni)
  • Helena JaneczekLa ragazza con la Leica (Guanda)
  • Lia LeviQuesta sera è già domani (Edizioni E/O)
  • Elvis MalajDal tuo terrazzo si vede casa mia (Racconti Edizioni)
  • Francesca MelandriSangue giusto (Rizzoli)
  • Angela Nanetti, Il figlio prediletto (Neri Pozza)
  • Sandra PetrignaniLa corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg (Neri Pozza)
  • Andrea Pomella, Anni luce (ADD Editore)
  • Yari SelvetellaLe stanze dell’addio (Bompiani)

 

Con la fine di Marzo si è concluso anche il tempo per l'invio delle proposte per il Premio Strega 2018 da parte degli "Amici della domenica". Spetta ora al Comitato Direttivo scegliere i 12 finalisti che saranno poi annunciati il 19 di Aprile in conferenza stampa dalla Sala del Tempio di Adriano a Roma.

Ecco l'elenco dei 41 titoli proposti con relativo promotore:

Adriano Angelini SutL’ultimo singolo di Lucio Battisti, Gaffi – proposto da Simonetta Bartolini.
Marco BalzanoResto qui, Einaudi – proposto da Pierluigi Battista.
Ilaria BernardiniFaremo foresta, Mondadori – proposto da Caterina Bonvicini.
Giorgio BiferaliL’amore a vent’anni, Tunué – proposto da Lucio Villari.
Massimo BubolaBallata senza nome, Frassinelli – proposto da Alessandro Perissinotto.
Gianfranco CalligarichQuattro uomini in fuga, Bompiani – proposto da Paolo Mauri.
Carlo CarabbaCome un giovane uomo, Marsilio – proposto da Edoardo Nesi.
Daniele CavicchiaZeta l’ultima della fila, De Felice Edizioni – proposto da Francesca Pansa.
Severino CesariCon molta cura, Rizzoli – proposto da Giancarlo De Cataldo.
Edoardo ChitiAtlas, Round Robin Editrice – proposto da Sergio Givone.
Anne-Riitta CicconeI’m. Infinita come lo spazio, Il Foglio – proposto da Elisabetta Kelescian.
Marco CirielloUno di questi giorni, Rubbettino – proposto da Paolo Di Stefano.
Mario CollarileIl terzo padre, Historica Edizioni – proposto da Maria Cristina Donnarumma.
Maurizio CotrufoIl pescatore gentiluomo, Editoriale Scientifica – proposto da Diego Guida.
Carlo D’AmicisIl gioco, Mondadori – proposto da Nicola Lagioia.
Sergio De SantisNon sanno camminare sulla terra, Mondadori – proposto da Antonio Denenedetti.
Gianfranco Di FioreQuando sarai nel vento, 66th and 2nd – proposto da Marcello Fois.
Silvia FerreriLa madre di Eva, Neo Edizioni – proposto da Ottavia Piccolo.
Patrick FogliA chi appartiene la notte, Baldini+Castoldi – proposto da Piero Gelli.
Dori Ghezzi, Giordano Meacci, Francesca SerafiniLui, io, noi, Einaudi Stile Libero – proposto da Sandro Veronesi.
Helena JaneczekLa ragazza con la Leica, Guanda – proposto da Benedetta Tobagi.
Sergio Lambiase, Adriana cuore di luce, Bompiani – proposto da Antonella Cilento.
Lia LeviQuesta sera è già domani, Edizioni e/o – proposto da Dacia Maraini.
Loredana LipperiniL’arrivo di Saturno, Bompiani – proposto da Stefano Bartezzaghi.
Elvis MalajDal tuo terrazzo si vede casa mia, Racconti Edizioni – proposto da Luca Formenton.
Elena MeariniÈ stato breve il nostro lungo viaggio, Cairo – proposto da Franco Di Mare.
Francesca MelandriSangue giusto, Rizzoli – proposto da Gianpaolo Gamaleri.
Angela NanettiIl figlio prediletto, Neri Pozza – proposto da Carla Ida Salviati.
Sergio Livio NigriIl marito paziente, Biblioteca dei Leoni – proposto da Maurizio Cucchi.
Paolo OnoriFare pochissimo, Marcos y Marcos – proposto da Antonio Pennacchi.
Sandra PetrignaniLa corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, Neri Pozza – proposto da Biancamaria Frabotta.
Letizia PezzaliLealtà, Einaudi Stile Libero – proposto da Teresa Ciabatti.
Andrea PomellaAnni luce, ADD Editore – proposto da Nadia Terranova.
Luca RicciGli autunnali, La nave di Teseo – proposto da Renato Minore.
Andrea SaloniaDomani, chiameranno domani, Mondadori Electa – proposto da Rosellina Archinto.
Isabella SchiavoneLunavulcano, Lastaria – proposto da Ludina Barzini.
Brunella SchisaLa nemica, Neri Pozza – proposto da Romana Petri.
Yari SelvetellaLe stanze dell’addio, Bompiani – proposto da Chiara Gamberale.
Giuseppe SgarbiIl canale dei cuori, Skira – proposto da Furio Colombo.
Carlo Maria SteinerDottor Marx, Felix Krull Editore – proposto da Franco Cardini.
Giordano TedoldiTabù, Tunué – proposto da Filippo La Porta.

Maggiori informazioni sul sito del Premio Strega www.premiostrega.it

Sono arrivate a 25 le proposte degli Amici della domenica per il Premio Strega 2018, termine ultimo per l'invio delle proposte è il 30/03. Vediamo i titoli finora in lista:

- Sandra Petrignani “La corsara” (Neri Pozza)
- Luca Ricci “Gli autunnali” (La nave di Teseo)
- Severino Cesari “Con molta cura :)” (Rizzoli)
- Elvis Malaj “Dal tuo terrazzo si vede casa mia” (Racconti edizioni)
- Edoardo Chiti “Atlas” (Round Robin editrice)
- Francesca Melandri “Sangue giusto” (Rizzoli)
- Lia Levi “Questa sera è già domani” (Edizioni e/o)
- Andrea Pomella “Anni luce” (Add editore)
- Yari Selvatella “Le stanze dell’addio” (Bompiani)
- Angela Nanetti “Il figlio prediletto” (Neri Pozza)
- Massimo Bubola “Ballata senza nome” (Frassinelli)
- Sergio Lambiase “Adriana” (Bompiani)
- Giordano Tedoldi “Tabù” (Tunuè)
- Giorgio Biferali “L’amore a vent’anni” (Tunuè)
- Daniele Cavicchia “Zeta l’ultima della fila” (Di Felice edizioni)
- Giuseppe Sgarbi “Il canale dei cuori” (Skira)
- Helena Janeczek “La ragazza con la Leica” (Guanda)
- Silvia Ferreri “La madre di Eva” (Neo edizioni)
- Paolo Onori “Fare pochissimo” (Marcos Y Marcos)
- Isabella Schiavone “Lunavulcano” (Lastaria edizioni)
- Sergio De Santis “Non sanno camminare sulla terra” (Mondadori)
- Brunella Schisa “La nemica” (Neri Pozza)
- Letizia Pezzali “Lealtà” (Einaudi)
- Carlo Maria Steiner “Dottor Marx” (Felix Krull editore)
- Mario Collarile “Il terzo padre” (Historica edizioni)

Continua il mio viaggio attraverso i libri che hanno partecipato quest'anno al Premio Strega, con la terza classificata, Wanda Marasco, e il suo La compagnia delle anime finte, edito da Neri Pozza. E' la storia della famiglia di Vincenzina Umbriello, raccontata dalla figlia Rosa, immaginata per lo più, al capezzale della madre morta. Una vita povera, di sofferenze e privazioni, umiliazioni e rimorsi, vissuta in una Napoli in bianco e nero, nei rioni poveri del primo dopoguerra, tra stretti vicoli, muretti, cantine e terrazze. Dalla nascita alla morte, è la storia di una donna forte e determinata, che vivrà purtroppo una vita ingombra di ombre e tragedie e piuttosto estranea alle soddisfazioni e alle gioie, fin da bambina incontrerà la morte e la malattia come compagne di viaggio e imparerà presto ad essere adulta, grazie alle esperienze e all'amicizia non sempre limpida di Annarella.

La storia della famiglia Umbriello si intreccerà con la ben più agiata famiglia Maiorana quando per caso Vincenzina incontrerà Rafele (Raffaele), l'uomo che diventerà suo marito nonostante le opposizioni della famiglia di lui. Le storie dei componenti delle due famiglie si intrecceranno più volte, verranno narrate singolarmente, a volte quasi come racconti a parte, ma saranno lo sfondo di un unico dipinto generale. Una storia di vita profonda e struggente, con i suoi risvolti neri e le sofferenze tipiche anche del periodo storico e della zona geografica, narrato in maniera sublime da una poetessa, alternando un dialetto napoletano (comprensibilissimo) ad un Italiano con la "I" maiuscola.

Non è mia abitudine fare "spoiler" o approfondire troppo la trama, per il semplice motivo che sono io il primo a non amare certe cose in un libro che vorrei leggere. Ci sono decine di personaggi e di storie qui dentro, storie che fanno male, che raschiano dentro come uno scalpello, inquietudini, malattie fisiche e mentali, disperazione e abbandoni. Cupo e pesante seppure breve, si legge che è un piacere nonostante la complessità di certi passaggi e l'intrico di certe frasi. Un altro libro italiano di grande spessore, alla faccia di chi cerca sempre il più sconosciuto autore straniero...

Non lo consiglio a tutti, ma solo a chi vuole cogliere la struggente normalità di un vivere senza orizzonte.

Ai margini della Città Eterna, a pochi chilometri dal centro di Roma, lungo una parte del Tevere in ombra, marcia, maleodorante, vivono anime appartate, fuori dal tempo e dal mondo, disadattati ed emarginati ai nostri occhi, leggeri e liberi nei loro cuori. La storia che ci racconta Matteo Nucci si svolge qui, sulla chiatta ormeggiata sul fiume romano, che fa da trattoria, l'Anaconda, tra baracche di lamiera, barchette a motore di vecchi anguillari, tra il tubo di una fognatura mai terminata, utilizzata come abitazione, campi rom e prostitute. Una discesa verso il basso, verso l'abisso della disperazione, per riemergere e rinascere a vita nuova. Una storia terribile e tragica quanto verosimile. La storia di un uomo che dalla vita ha avuto il peggio ma che non si è arreso, mai, fino alla fine, fino alla purificatrice transizione passando per le latrine dell'umanità.

Il dottore, così lo chiamano lungo il Tevere, Ippolito Snell, marito e padre, archeologo, collega e amico rispettabile, pezzo a pezzo perde tutto quello che ha di più caro, tentando di tutto per mantenere le cose insieme, per rimediare, ma rendendosi presto conto che è la vita che decide per noi, e che non possiamo fare altro che stare a guardare. Spesso impotenti. Da qui il suo cammino verso una nuova vita e una rinascita che solo alla fine della vicenda troverà, forse, la quadratura del cerchio.

Il libro si articola in tre parti, la prima e l'ultima narrate in terza persona, dove viene per lo più raccontato il presente, la seconda, in prima persona, racconta invece del passato di Ippolito, e rende chiarezza a tutto il resto. La scrittura è puntuale e fludia, anche nei dialoghi, resi spesso più crudi e reali dall'utilizzo di termini forti e colloquiali, e nei monologhi anche interiori di lui e della moglie Anna. Non vi dirò nulla di più, naturalmente, questo è un testo che va letto ed assimilato attraverso le proprie vibrazioni, elaborato, digerito e rigurgitato secondo le emozioni di ciascuno. Un libro che mi ha pesato sullo stomaco per quasi tutta la sua durata, a tratti mi ha fatto sperare che finisse presto, che finisse in fretta tutto quel tormento. Ma che alla fine del viaggio mi ha lasciato una traccia dentro, qualcosa di indelebile che so già rimarrà lì per sempre. Un solco fatto di colori, odori e sensazioni, di un posto che non ho mai visto veramente con gli occhi, ma che ho abitato a fondo con l'anima.

E questo, se permettete, è la grandezza di un libro, di qualsiasi genere si tratti, di qualsiasi autore, periodo storico o altra catalogazione. Se ci resta qualcosa dentro allora vuol dire che l'opera si è compiuta, che quello è un libro giusto, da leggere, conservare e consigliare. Non nego di essermici avvicinato vedendolo tra i 12 finalisti del Premio Strega, benedetto Premio Strega sempre in mezzo a mille polemiche. L'ho seguito sino alla finale facendo il tifo per lui, ma alla fine è arrivato, purtroppo, solo quarto. Non voglio in questa sede commentare la classifica, comunque spero che questa manifestazione così importante serva a dare il giusto risalto a questo titolo e a questo autore.

Io mi fermo qui, come sempre spero di avervi dato un parere chiaro e genuino. Non una recensione, ci tengo a precisarlo, ma il mio personalissimo punto di vista. Grazie Matteo per le emozioni che hai saputo regalarci. Grazie davvero.

E' giusto obbedire alla notte? Per me è stato straziante. Viaggio interiore senza anestesia. E' giusto leggerlo.

 

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