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51WSGsZU5MLSulla scia positiva de L'anno della lepre, ho deciso di leggere immediatamente anche questo altro libro di Arto Paasilinna che avevo acquistato subito dopo, e sono contento di averlo fatto perchè anche in questo caso, il libro mi è piaciuto tantissimo, forse più ancora della storia di Vatanen e della sua lepre. Nei Piccoli suicidi tra amici Paasilinna tratta il tema tragico del suicidio in Finlandia, a quanto pare ad altissimi livelli, in maniera ovviamente pungente e provocatoria, lasciando al lettore la storia tragicomica di un gruppo di individui depressi, vinti, sfiniti e sfiancati che decidono di porre termine alla loro vita.

Tutto ha inizio quando il direttore Rellonen, reduce da 5 fallimenti, decide di suicidarsi e, pistola alla mano, si reca in un capanno dietro alla sua villa sul lago per perpetrare l'insano gesto. Ma all'interno del capanno incontrerà un altro disperato, il colonnello Kemppainen, che sta tentando di fare la stessa cosa ma con una corda al collo. Rellonen "salverà" Kemppainen e da questo evento inizierà una storia davvero incredibile. I due non abbandonano l'idea di suicidarsi, ma semplicemente la posticipano, decidendo di creare un gruppo di aspiranti suicidi provenienti da tutto il paese, mettendo addirittura un'inserzione sul giornale! Ovviamente le risposte all'improbabile annuncio fioccheranno (oltre 600) e a causa di questo i due decidono di trovare una "segretaria" poter poter rispondere adeguatamente a tutti. Lo faranno cercando la candidata proprio tra le lettere arrivate. Si unirà alla coppia quindi la vice preside Puusaari, che li aiuterà nell'impresa di rispondere ai disperati e organizzare un evento per poterli incontrare personalmente, un vero e proprio raduno di aspiranti suicidi. Naturalmente saranno centinaia le persone che si presenteranno al raduno, organizzato con tanto di pranzo, catering, relatori e tutto il resto. Qui si creerà un gruppo di circa 30 persone che rimarranno fino alla fine e saranno le persone che avranno ancora "voglia" di suicidarsi, nonostante durante la giornata la maggior parte di questi disperati abbia cambiato idea.

L'avventura "vera" parte essenzialmente qui, e non voglio spoilerare niente come al solito, vi basti sapere che inizieranno una serie di peripezie in giro per la Finlandia, a bordo di un pullman guidato da uno degli aspiranti suicidi, verso l'obiettivo ultimo, ovvero il suicidio di gruppo. Ci saranno siparietti divertenti, equivoci, violazione della legge, incontri e situazioni surreali, drammi familiari e chi più ne ha più ne metta, sempre con sullo sfondo una Finlandia rurale che ci accompagna per tutto il viaggio. Verranno raccontate alcune delle vite di questi personaggi disperati e le loro disavventure, ma soprattutto emergerà che alla fine, forse vivere non è poi così tanto male... Il vero senso di questo bel libro è proprio questo: meditare su un tema si drammatico ma farlo in modo da mettere le persone di fronte alla domanda più importante: ma ne vale davvero la pena?

Se conoscete o no Paasilinna, questo libro ve lo consiglio vivamente. Divertente e profondo come al solito. Pungente, a volte ironico, pur nel dramma e nella disperazione riesce a creare l'usuale carosello di personaggi surreali e situazioni al limite della realtà. Consigliato, si, consigliatissimo!

Dello stesso autore su #sipregadileggere:
L'anno della lepre

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Un'iniziativa direi interessante! Andiamo tutti in libreria questo sabato e compriamo un libro!

Il link dell'evento Facebook è questo: https://www.facebook.com/events/262104437295597/

Io ci andrò... Anche se avevo promesso di non comprarne più, non posso mica mancare ad un evento del genere! Che figura ci farei? 😉 Comunque, dopo vi farò vedere un po' di cosette che ho comprato a Giugno, compreso quello che comprerò il 21 😀

ISBN887091040_1Ho, finalmente, letto questo libro che cercavo da tempo e di cui ero davvero molto curioso. Incuriosito per la verità proprio dall'autore, Arto Paasilinna, e dai suoi titoli di cui ho letto penso quasi tutte le trame, ma volevo leggere questo perchè è forse il suo capolavoro, o comunque il suo titolo più venduto e conosciuto. Bene, l'ho fatto e ne sono davvero molto ma molto felice! Intanto perchè ho scoperto un autore che mi piace tantissimo e di cui sto già leggendo un altro libro (poi ve ne parlerò), e poi perchè la storia qui raccontata fila via liscia come l'olio pur essendo densa di avvenimenti, scorre "leggera" a tratti ma mai priva di significato, a volte più evidente, a volte meno...

Vatanen, il protagonista, è un giornalista e sta viaggiando in auto con il suo collega fotografo, con il quale da poco ha avuto una lite e per questo se ne stanno in silenzio. Stanno passando in una strada costeggiata da foreste a sud della Finlandia, all'imbrunire. Così, il fotografo, che conduce il veicolo, non riesce a vedere, e quindi schivare in tempo, una lepre che sta al centro della carreggiata. Questa si butta di lato ma urta comunque il parabrezza della vettura. Poi sparisce nel bosco. L'auto si ferma, i due scendono e Vatanen entra nel fitto, tra gli alberi, a cercare la lepre che troverà pochi metri più in la, dolorante con una zampa rotta e molto spaventata. La calmerà tra le sue braccia, le steccherà e fascerà la zampa rotta mentre lei piano piano si placherà e si abbandonerà tranquilla all'uomo. Tutto questo mentre il fotografo chiama Vatanen e lo minaccia di andarsene se non si fosse mosso a tornare... E qui c'è la svolta, sia nel racconto che nella sua vita. Vatanen non ascolta il collega e si inoltra nel bosco con la lepre. Sparisce, decide di cambiare vita, di abbandonare tutto il suo passato, il lavoro, gli amici, la moglie, la casa, tutto... E il viaggio di Vatanen ha inizio, sia quello esteriore che soprattutto interiore...

Nelle 200 pagine di questo libro ne succedono davvero di tutti i colori, sono molti i personaggi che Vatanen incontrerà sulla sua strada tra il sud e il nord della Finlandia, gente semplice, preti, folli, ubriaconi, famiglie generose, alienate, militari, spacconi, delegazioni governative, ma lo farà sempre con lo spirito di una libertà ritrovata, di un istinto puro, in una nuova vita naturale che, grazie alla lepre, ha potuto assaporare. La lepre è si un animale in senso "concreto" che diventerà anche un grande amico di Vatanen, come fosse un cagnolino, ma è anche e soprattutto un simbolo: il simbolo della libertà, della vita selvaggia nella natura, del non-vincolo con nulla al di fuori del ciclo delle stagioni. Lepre che, in almeno 3 occasioni, cercheranno di portargli via, e anche in questo caso il parallelismo lepre-libertà trovo possa calzare a pennello... Trovo molto profondo a tratti il racconto, ma non voglio dirvi più di tanto perchè altrimenti vi rovinerei la sorpresa! 🙂

Concludo semplicemente dicendo che questo è un libro che regalerei al mio migliore amico o a mia sorella, perchè sono certo possa piacere e sorprendere, perchè Arto Paasilinna è anche e soprattutto uno scrittore che sorprende, nella semplicità o nella follia, e me ne sto accorgendo con quello che sto leggendo adesso, ma di questo ve ne parlerò la prossima volta 😉

Leggete Arto Paasilinna! Leggete L'anno della lepre! Evviva le lepri! 🙂

Dello stesso autore su #sipregadileggere:
Piccoli suicidi tra amici

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Ho acquistato questo libro in eBook un paio di mesi fa, non ricordo esattamente quando, ma faceva parte delle offerte del giorno di Amazon, la trama mi aveva incuriosito e per il prezzo molto basso ho deciso di prenderlo e lasciarlo sul mio scaffale virtuale per futura lettura...
La scorsa settimana, dando un'occhiata ai miei titoli digitali, ho ritrovato questo libro e, memore della mia curiosità in fase di acquisto, ho deciso di leggerlo.

Devo dire che sin dalle prime pagine la storia mi ha subito coinvolto e anche commosso. La storia di questo ragazzino, Domenico, di 12 anni a cui da poco è mancata la madre, e del suo rapporto duro con Pietro, il padre, che quasi lo ignora, e non ha per lui nessun gesto di affetto; un padre distante, assente, spesso ubriaco. Beh, mi ha colpito davvero.

Il messaggio che "passa" nel corso della storia è quello di un ritrovato rapporto con il genitore, attraverso la caccia all'orso del titolo, animale che terrorizza le dolomiti, un orso che non è come tutti gli altri, ma molto più grosso e feroce tanto da guadagnarsi l'appellativo di el diaòl (il diavolo). Poco a poco torneranno le parole gentili e i gesti di affetto per Domenico, anche se molto grezzi, e tornerà nel suo cuore la gioia e la felicità di essere amato e considerato come un figlio, fino all'orgoglio di essere quel figlio.

Ma oltre al rapporto ritrovato, nel romanzo si coglie anche la voglia di riscatto di Pietro stesso, il quale vive un periodo devastante da dopo la morte della moglie e tutti in paese ormai lo considerano un buono a nulla e un ubriacone. Da persona burbera e schiva raccoglie la sfida e decide che sarà lui a catturare l'orso di cui tutti parlano e che sta facendo danni e uccidendo il bestiame. E con Domenico partirà per i sentieri sui monti, tra foreste e radure, lunghe camminate sfiancanti, soprattutto per il figlio, il quale però non si lamenterà mai pur di star dietro al padre che finalmente lo tratta di nuovo come un figlio.

Il libro è breve, si legge in un paio di sessioni diciamo, ma merita davvero. Non svelerò ovviamente altri retroscena ma ci tengo a precisare che non è un libro sulla caccia! Lo preciso perchè ho letto in giro di gente che si indignava del fatto che si parlasse della caccia ad un orso così, diciamo, impunemente... Non è quello il fulcro della vicenda, ma qualcosa di molto più profondo. Fino all'ultima commovente riga.

Matteo Righetto è un altro giovane autore italiano (in questo periodo mi sto specializzando :)) di cui mi vanto aver letto questo libro. Terrò sicuramente d'occhio in futuro le sue pubblicazioni e intanto vi invito davvero caldamente a leggere questo lavoro.

Oggi mi aggiravo in libreria (che cosa insolita!), e sullo scaffale dei classici ho trovato una vecchissima edizione di Le avventure di Gordon Pym di Edgar Allan Poe che tra l'altro non ho, o meglio ho solo in ebook... Comunque sia, fa parte di quelle vecchie edizioni a 2000 lire, qualcuno le ricorda? Lo volto sul retro e leggo il prezzo... 1 euro e 3 centesimi... Possibile? Chiedo al negoziante che conferma. Potevo lasciarlo li? No, decisamente no...

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Non faccio in tempo a scrivere cosa ho comprato che subito compro altri libri! Aiuto!!! Fermatemi!!! 😀
Dopo i due libri comprati a fine Maggio (vedi più sotto), oggi passando per la libreria Giunti ho dovuto assolutamente comprarne altri due che volevo perchè, beh, erano al 25% di sconto!!! Voi cosa avreste fatto al posto mio? 🙂

Comunque ecco i miei acquisti in ordine cronologico 🙂

Cent'anni di solitudineGabriel García Márquez
Dunque, io non sono uno di quelli che alla morte di un autore acquistano tutte le sue opere, soprattutto le edizioni speciali appena stampate, per l'occasione ovviamente... Legge del mercato... No, ma in questo caso, vista la bellissima edizione e il prezzo basso, appena 5 euro, ho comprato questo libro che da tempo volevo leggere... Vi dirò non appena riuscirò a infilarlo nella mia "reading list" 🙂

L'ultimo giorno di un condannato a morte - Victor Hugo
Mentre acquistavo il libro di Gabriel García Márquez, ho visto sull'espositore della Newton questo titolo di Hugo allo strabiliante prezzo di 1 euro e 90 centesimi. Mi incuriosiva, non l'avevo mai letto, l'ho preso!

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L'anno della lepre
- Arto Paasilinna
Questo è ufficialmente il primo libro acquistato a Giugno 🙂
Come ho scritto nel mio articolo su "Maggio dei libri!!!", cercavo questo libro da tempo e ho deciso di prenderlo su Amazon visto che era scontato anche lui del 25%... Occasioni da non perdere! Arrivato in due giorni, ho già iniziato a leggerlo, vi farò un resoconto prossimamente!

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Eragon - Christopher Paolini
Essendo io anche un amante del Fantasy, è da tempo che desideravo leggere la saga di Eragon. Oggi da Giunti ho visto uno scaffale in sconto al 25%, e c'era ovviamente anche questo libro... Che fare? 🙂

Lo strano mondo di Alex Woods - Gavin Extence
Di questo libro ne ho letto proprio ieri, mi è piaciuta la trama e me lo sono segnato nella mia wishlist. E oggi? Oggi lo vedo al 25% di sconto, sempre da Giunti. Non ci ho pensato nemmeno mezza volta. Sono molto curioso di leggerlo, credo sarà uno dei primi che leggerò prossimamente, vi farò sapere comunque 🙂

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Sono molto soddisfatto di questi ultimi e primi acquisti 🙂 Adesso ne ho almeno un miliardo da leggere... Mi consolo e mi giustifico con il fatto che erano tutti scontati o a prezzi bassissimi... Non potevo esimermi! 🙂

Peccato che da Giunti se i libri sono scontati non ti danno i punti nella fidelity card, a saperlo li avrei presi da Mondadori che li, anche se scontati, i punti te li danno comunque... Sarà per la prossima volta!
Un saluto a tutti!

 

MiniMammutIl 22 Maggio sono usciti in libreria e nelle web-librerie, i nuovi MiniMammut della Newton & Compton!
Una collana di 20 titoli (leggi sotto) di altrettanti classici della letteratura mondiale. Avete presente i Mammut? Quei libroni enormi, sempre della Newton, dove in ognuno veniva preso in esame un autore o un filone e venivano proposti tutti i lavori di, oppure i 7 capolavori della letteratura ecc...? Ebbene, questi sono dei libri "singoli" ma con lo stesso "spessore" culturale 🙂 Sono più piccoli ma hanno la stessa copertina "imbottita" degli altri, colori e grafica molto simile e costano... 3 euro e 99 centesimi... Devo aggiungere altro? 😀

Ammetto che non tutti i titoli sono di mio interesse, però credo che almeno 4 o 5 entreranno a breve nella mia libreria... Mi interessa il Don Chisciotte, Il ritratto di Dorian Gray, Moby Dick, Delitto e castigo e Anna Karenina... Penso che questi qui entreranno nella mia wishlist... Anzi direi che ci sono già... 🙂

Comunque ecco la lista dei titoli al completo (con autore, nel caso servisse)

I Vicerè - Federico De Roberto
Don Chisciotte della Mancha - Miguel Cervantes
La Certosa di Parma - Stendhal
L'amante di lady Chatterley - David Herbert Lawrence
Anna Karenina - Lev N. Tolstoj
I promessi sposi - Alessandro Manzoni
Cime tempestose - Emily Brontë
Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde
I Malavoglia - Giovanni Verga
La coscienza di Zeno - Italo Svevo
Tutti i racconti del mistero, dell'intimo e del terrore - Edgar Allan Poe
Il fu Mattia Pascal - Luigi Pirandello
Moby Dick - Herman Melville
Madame Bovary - Gustave Flaubert
Il piacere - Gabriele D'Annunzio
Il maestro e Margherita - Michail A. Bulgakov
Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen
Delitto e castigo - Fëdor M. Dostoevskij
Grandi speranze - Charles Dickens
Divina Commedia - Dante Alighieri

Se anche voi ne comprerete qualcuno fatemelo sapere! 🙂

 

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COVER-LA-GIOSTRA-DEI-FIORI-SPEZZATIHo finito qualche sera fa di leggere questo libro di Matteo Strukul, uscito da un paio di mesi, ed ho deciso di pubblicare subito il mio commento 🙂

Innanzitutto devo dire che quando l'ho visto in libreria mi hanno immediatamente colpito molto sia il titolo e che la copertina, secondo me davvero bellissimi entrambi. Non l'ho subito comprato, ma ne ho scattata una fotografia come promemoria. Un paio di settimane fa circa, in Mondadori facevano lo sconto 15% su tutti i libri di genere Noir, Horror e Thriller e quindi ne ho approfittato tirandogli una riga sulla mia wishlist 😉

Il libro in questione è ambientato nella Padova di fine '800, quindi un'ambientazione una volta tanto italiana; c'è un serial killer che uccide in maniera efferata (l'Angelo Sterminatore del sottotitolo) e a tentare di acciuffarlo un trio davvero particolare: un giornalista de l'Euganeo, un alienista mentale con dipendenza da laudano e un ispettore di pubblica sicurezza. L'ambientazione è davvero molto molto bella, l'atmosfera mi ha ricordato in più momenti quella che ho riscontrato nel classico Lo strano caso del dottor Jeckyl e del signor Hyde, anche se le similitudini si fermano solo all'atmosfera, nient'altro. Il fascino dell'oscuro inverno del 1888 in una cittadina come Padova, il quartiere "povero" del Portello, teatro delle vicende agghiaccianti narrate, la neve, il gelo, il vento sferzante, le carrozze, le lanterne ad olio, insomma, per non spoilerare niente (e infatti non è assolutamente mia intenzione farlo!), vi assicuro che il racconto è davvero molto ben caratterizzato all'interno di un'ambientazione gotica e oscura ma credibile e davvero reale.

C'è da dire che Matteo Strukul ha un modo di scrivere e di descrivere davvero fluido, con una padronanza di linguaggio notevole e un citazionismo per nulla banale, anzi, Google mi ha aiutato più volte ad approfondire certi aspetti narrati 🙂 Del resto Matteo è laureato in giurisprudenza e sicuramente mette in campo parecchie delle sue conoscenze e competenze. Anche il contesto storico è descritto alla perfezione e da questo si capisce che Matteo ha fatto davvero un ottimo lavoro di ricerca prima ancora di mettersi a scrivere.

Naturalmente non posso dirvi come si articola la storia! Anzi, ho letto alcuni commenti relativi a questo libro dove, secondo me, già viene detto fin troppo... Io stesso ho letto un dettaglio prima di leggere il libro di cui poi mi sono pentito, perciò non vi dirò niente. Solo che se amate questo tipo di ambientazioni beh, fate vostro questo libro di un giovane autore italiano che merita senz'altro l'attenzione del grande pubblico. Non ve ne pentirete!

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Nell'ambito dell'evento "Il Maggio dei Libri - Leggere fa crescere", dal 20 al 26 Maggio c'è stata una bellissima iniziativa, secondo me, chiamata "Via col venti". Tale iniziativa prevedeva uno sconto del 20% su TUTTI i libri in moltissime librerie: Mondadori e Feltrinelli ad esempio e online un po' tutte... Anche in alcuni negozi "indipendenti" non di catene importanti. E io ne ho ovviamente approfittato 🙂 E come avrei potuto fare altrimenti? 😛
Quindi ecco che cosa mi sono comprato e perchè l'ho fatto!


Ho acquistato su Amazon due libri di Francisco ColoaneNaufragi e Terra del Fuoco. Li ho comprati perchè avevo già letto 3 libri dello stesso autore e mi ero già prefissato di leggerli tutti! Scrittore Cileno, cantore dell'estremo sud delle Americhe, racconta nei suoi libri, spesso raccolte di racconti brevi, la vita rurale della sua terra, dei pastori, dei cacciatori di balene, di marinai, gente ai margini del mondo, vite dure, povere, aspre. Vi consiglio, se non avete mai letto Coloane, di provarlo, magari con Capo Horn, un libro di racconti che ho letto a inizio anno e che mi è molto piaciuto, tanto da convincermi a leggere altro dell'autore. Tralasciate Galàpagos perchè è più una guida turistica che un racconto. Qui Coloane racconta del suo viaggio sull'isola dell'arcipelago Cileno con descrizioni più geografiche che sentimentali. L'ho effettivamente trovato noioso, quindi non lo consiglio 🙂

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Altro acquisto su Amazon è stato Novelle Crudeli di Francesco Cusa. Libro che aquistai al Salone del Libro (non so se avete letto il mio articolo qui) ma che persi... Ehm... Quindi ho pensato di ricomprarlo perchè mi aveva molto colpito e desideravo leggerlo... E lo farò appena finisco quello che sto leggendo ora.

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Ultimo acquisto su Amazon, l'altro libro che ho "perso" al Salone. La vera storia del pirata Long John Silver di Björn Larsson. Dovevo leggerlo, quindi dovevo ricomprarlo! Non sarà la versione con dedica e autografo ma pazienza...

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Alla libreria Mondadori della mia città ho invece acquistato Piccoli suicidi tra amici di Arto Paasilinna. Per la verità cercavo L'anno della lepre, ma non l'avevano disponibile e, cercando io più che altro qualcosa di questo autore, ho acquistato questo che avevano disponibile e la cui trama mi è comunque piaciuta subito. Quindi non vedo l'ora di leggerlo!

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Sempre nella stessa libreria ho acquistato Il cappello del maresciallo di Marco Ghizzoni, giovanissimo scrittore (del 1983) alla prima pubblicazione. Ho letto un'articolo su questo libro su Il Libraio, pubblicazione gratuita che prendo al negozio di Giunti, e mi ha colpito. Inoltre voglio scoprire questo scrittore dal momento che ne ho letti ottimi pareri. Una scommessa più che altro 🙂

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Per concludere il mio folle shopping libresco scontato, ho acquistato in un negozio indipendente Olive comprese di Andrea Vitali. Non ho mai letto niente di questo scrittore, volevo leggere l'ultimo Quattro sberle benedette, ma una volta in libreria ho trovato un sacco di titoli a 9,90 tra quelli più vecchi e ho pensato di iniziare da questo che mi ricordavo di averne sentito parlare bene... Vi dirò 🙂

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Ne ho presi 7, ebbene si! Oltre a quelli acquistati durante il Salone del Libro sempre a Maggio... Insomma, ho speso un bel po' di soldi! Mi sa che a Giugno starò un po' più attento al portafogli e più lontano dalle librerie 😀
Naturalmente una volta letti ve ne parlerò singolarmente!
Un saluto!

 

 

ImmaginePer la prima volta sono riuscito a partecipare al Salone del Libro di Torino! Erano anni che ci volevo andare ma, per una cosa o per l'altra, non ci ero mai riuscito... Colgo l'occasione per parlarvene un po' qui, di quello che ho visto, comprato, e delle mie considerazioni sull'evento.


Venerdì 9 Maggio 2014, finalmente al Lingotto per il Salone del Libro! Ho letto vari articoli per "prepararmi", sulle passate edizioni e soprattutto ho visto tanti video su YouTube, ma il fatto di essere li è un'altra cosa! Ho pensato che sarebbe stato utile munirsi di zainetto tattico per stipare i libri acquistati, ed in effetti da una parte l'idea è stata ottima, ma dall'altra entrare negli stand più affollati con uno zainetto bello gonfio sulle spalle, considerando anche la mia stazza non proprio esile, non ha sicuramente giovato alla situazione. Sto cercando una soluzione migliore per il prossimo anno, ma ancora non ci sono arrivato... Pensavo al trolley, questo risolverebbe il problema del peso sulla schiena ma non quello dell'intoppo nelle corsie affollate... Uhm... Devo meditare...

Comunque sia, io e la mia compagna di viaggio e di vita Chiara, siamo arrivati al Lingotto alle 10,20 circa, non c'era coda alle casse per fortuna e comunque con il biglietto acquistato online con l'opzione "salta la coda", siamo passati subito all'interno del Salone. Abbiamo deciso di andarci di Venerdì anche per evitare la ressa del week-end, ma non abbiamo tenuto conto delle scuole che in massa hanno affollato il Salone già dalle prime ore... Quindi? Caos! Soprattutto agli stand più noti (Mondadori, Feltrinelli, RCS, Newton...) ma nulla di paragonabile con la confusione allo stand del Libraccio! E qui l'inghippo con lo zainetto di cui ho accennato prima... Infatti passare per le strettissime corsie dello stand affollatissimo, con un già corposo zainetto sulle spalle è stata un'impresa titanica! C'è stato un momento in cui ero bloccato e non potevo muovermi nè a destra nè a sinistra... Impensabile poi chinarsi per vedere i titoli dell'ultimo scaffale in basso! Quindi, consiglio, se andate allo stand del Libraccio, non entrateci con lo zaino pieno 🙂 Oppure se siete in due fate a turno: uno resta fuori con zaini e borse e l'altro si avventura all'interno e poi viceversa!

Per il resto è stata una giornata comunque impegnativa: mi ero fatto un elenco degli stand a cui volevo dare la priorità, ma una volta la ho cercato invece di seguire il più possibile un percorso logico, per cercare di visitare la maggior parte degli espositori. Mi sono piaciuti davvero molto i piccoli stand, i piccoli editori, quelli che normalmente non conosci perchè trovi difficilmente in libreria e ancor meno nel reparto libri di un supermercato! Ho parlato con alcuni di loro, ed ho constatato, con piacere, che sono spesso molto disponibili a raccontare qualcosa di più, quello che ci sta dietro ad un libro, magari qualche aneddoto, come nel caso dello stand della Eris edizioni dove una delle editrici mi ha raccontato qualche retroscena del libro Novelle Crudeli di Francesco Cusa (che ho acquistato ma la cui storia vi racconterò più avanti...).
Ho comprato poco per la verità dai cosiddetti "minori", ma ho fotografato un bel po' di titoli che sono già finiti nella mia wishlist 😉

Ci tengo a sottolineare ancora l'importanza di queste piccole realtà. Secondo me sono loro il vero Salone del Libro: anche perchè andare a questo evento per comprare i titoli mainstream che si potrebbero tranquillamente acquistare al supermercato e magari pure scontati, non so quanto senso abbia... Forse è meglio quindi concentrarsi sulle cose che normalmente non si vedono, autori magari sconosciuti (ma non per questo inferiori), magari anche autori italiani, che non fa mai male... E' una cosa che, ammetto, non ho compreso subito, ma solo girando un po' per il Salone... Questo credo sia il vero "segreto", la scoperta del nuovo, dell'insolito e perchè no, l'approccio a un tipo di narrativa che magari mai ci saremmo aspettati di affrontare.

I momenti "topici" del mio Salone sono stati la firma e la dedica del libro La vera storia del pirata Long John Silver di Björn Larsson (foto qui sotto), le due presentazioni di Simonetta Agnello Hornby e Jamie McGuire (in realtà avevo accompagnato Chiara per quest'ultima ma ci siamo visti almeno mezzora di monologo della prima che ho comunque apprezzato), l'assalto al Libraccio ma poi in generale un po' tutto! Il primo Salone non si scorda mai 🙂

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Solo un episodio ancora, che merita di essere raccontato più che altro per l'amarezza che mi ha lasciato nei giorni a venire... Con lo zaino pieno, alcune borse le ho dovute portare a mano. In particolare un sacchetto con dentro il libro autografato citato poco fa, e Novelle Crudeli citato poco prima di questo. Tale sacchetto, nell'Arena Bookstock, il teatro in cui abbiamo assistito alle presentazioni della Hornby e della McGuire, si è smarrito... Si, l'ho perso! Due dei libri a cui più tenevo, uno dei quali con dedica e firma dell'autore! La delusione e la frustrazione mi hanno colto la sera a casa, quando ho finalmente aperto tutti i sacchetti e messo i miei libri sul tavolino per meglio osservarli... Ma... Non ne avevo comprati altri due?......... Profonda tristezza 🙁

Concludo questa lunghissima cronaca del mio Salone con un consiglio. Amate i libri? Allora non fate lo sbaglio che ho fatto io: non aspettate a visitare il Salone, andateci e riandateci ogni volta che potete! E soprattutto visitate i piccoli editori, parlate con gli addetti e gli editori stessi, chiedete, curiosate, comprate libri di nuovi autori o segnatevi i titoli per la vostra wishlist come ho fatto io! Questo è il vero "succo" del Salone del Libro 😉

Ecco i libri che ho acquistato:

Manuel Vasquez Montalban - Gli uccelli di Bangkok
Manuel Vasquez Montalban - Millennio
Andrea Camilleri - Una voce di notte
Björn Larsson - La vera storia del pirata Long John Silver
Francesco Cusa - Novelle Crudeli
Mauro Corona - L'ombra del bastone
Mauro Corona - Storia di Neve (da regalare ad un amico)
Peter Høeg - Il senso di Smilla per la neve

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Ah, gli Hot Dog erano buonissimi 😉

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