Vai al contenuto

(brossura, 160 pag., 15€, Bradipolibri)

Devo essere sincero, le biografie sportive non sono il mio pane quotidiano, e quando mi hanno parlato di questo libro, mi ci sono avvicinato in punta di piedi, non immaginando quello che di li a poco, dietro le prime pagine, sarebbe capitato. Si perchè Le mani del mago, biografia di Sergio Viganò, il "massaggiatore dei campioni", mi ha davvero appassionato e colpito, facendomi conoscere un personaggio della mia terra che prima conoscevo solo di nome, senza mai avere approfondito la sua storia, e che probabilmente mai avrei approfondito.

Sergio Viganò è diventato un famoso e rinomato massaggiatore e fisioterapista, grazie soprattutto alla sua amicizia e collaborazione con Roberto Mancini, si, proprio l'attuale CT della Nazionale, che un giorno di tanti anni fa si stese sul lettino di Sergio e da lì iniziò tutto. Mancini volle con sè Viganò prima alla Sampdoria e poi alla Lazio, e quando divenne allenatore lo coinvolse all'Inter e al Manchester City. Ma la storia del Mago è iniziata molto prima con la sua esperienza nell'Alessandria e il suo esordio in serie A sulla panchina del Cagliari in sostituzione del padre, anche lui massaggiatore, che quel giorno era malato. Solo che la partita era Inter - Cagliari, e Sergio, da sempre tifoso della squadra di Milano, esultò quando questa segnò il primo gol... Solo che gli altri con lui in panchina non gradirono molto la sua esultanza!!!

Il libro è pieno di aneddoti curiosi e racconti, anche divertenti: dalla grappa che il Viga teneva nella borsa e dava a chi secondo lui ne aveva più bisogno, alle sue diagnosi "al primo sguardo" che raramente risultavano errate e anzi, gli fecero così guadagnare l'appellativo di Mago, appunto, a quando con il collega Diego Cappelletto ai tempi della Samp, dopo una partita a Glasgow andò a cercare il mostro di Loch Ness, o ancora quando chiamò Ruud Gullit ma rispose la moglie e non lo riconobbe, causando probabilmente risentimento nel campione Olandese. Insomma, tante pagine di vita di un campione dello sport che anche senza scendere in campo, ha sempre contribuito da "dietro le quinte" alle vittorie conquistate dalle squadre in cui ha prestato i suoi servizi. Ora Sergio Viganò ha abbandonato le platee di Serie A e si è trasferito nel paese di Lu Monferrato, dove da alcuni anni segue la Luese, squadra di calcio locale militante in prima categoria, arrivando addirittura ad esserne presidente. Insomma, il Viga non ha perso la sua passione che continua a riempire le sue giornate anche se in un mondo più circoscritto.

Questo libro è una storia d'amore, anzi, sono più storie d'amore intrecciate: la storia d'amore di Sergio per lo sport e per il calcio in particolare, la storia d'amore tra Mancini e Sergio, che dura ancora oggi dopo tanti anni, e infine la storia d'amore di Massimo Brusasco verso Sergio e la sua vita. Divertente, appassionante e davvero pieno di informazioni su tutti i campioni che hanno fatto parte della sua vita, con le loro parole e considerazioni. E se la moglie non avesse comprato un giorno delle uova avvolte nella carta di un giornale che pubblicizzava corsi per fisioterapisti, chissà come sarebbero andate le cose... Ma la favola per fortuna è andata come doveva andare...

Insomma, se siete appassionati non potete mancare questa lettura, se siete invece solo un po' curiosi, come lo ero io, ne resterete sicuramente colpiti. Se vi interessa, sappiate infine che la Bradipolibri, casa editrice di questo volume, produce tante altre biografie sportive, dateci un'occhiata!

A presto e buone letture!

Buongiorno a tutti e bentornati alla rubrica mensile che abbiamo inaugurato 30 giorni fa, nella quale cercherò di darvi un po' di consigli e di informazioni sulle prossime uscite, incontri con autori ed eventi vari a tema libresco, per il mese di Aprile in arrivo. Rinnovo l'invito alla collaborazione: se ritenete manchi qualcosa di interessante, scrivetemelo pure che aggiungerò con piacere 🙂

Libri in uscita

3 Aprile - Màrius Serra "Il romanzo di Sant Jordi" (Marcos y Marcos) [ info ]
3 Aprile - Riccardo Perissich "Stare in Europa" (Bollati Boringhieri) [ info ]
4 Aprile - Jonathan Dee "I provinciali" (Fazi Editore) [ info ]
4 Aprile - Francesco Longo "Molto mossi gli altri mari" (Bollati Boringhieri) [ info ]
4 Aprile - Paolo Mazzarello "Il Nobel dimenticato - La vita e la scienza di Camillo Golgi" (Bollati Boringhieri) [ info ]
8 Aprile - Carmen Korn "E' tempo di ricominciare" (Fazi Editore) [ info ]
10 Aprile 
- Ulf Stark "Tuono" (Iperborea) [ info ]
11 Aprile - Rachele Bindi "I libri che fanno la felicità" (Vallardi) [ info ]
11 Aprile - Guadalupe Nettel "Petali" (La Nuova Frontiera) [ info ]
17 Aprile - Monica Kristensen "L'ultimo viaggio di Amundsen" (Iperborea) [ info ]
24 Aprile - Halldóra K. Thoroddsen "Doppio vetro" (Iperborea) [ info ]

Aprile - Lorenzo Moretto "Una volta ladro, sempre ladro" (Minimum Fax) [ info ]
Aprile - Annie Proulx "A distanza ravvicinata" (Minimum Fax) [ info ]

Incontri con l'autore

2 Aprile - Lola Larra e Vicente Reinamontes (Edicola Ediciones) presentano "A sud dell'Alameda" - Bologna Children's Book Fair
3 Aprile - Lola Larra e Vicente Reinamontes (Edicola Ediciones) presentano "A sud dell'Alameda" - Bologna - Libreria Modo Infoshop
4 Aprile - Lola Larra e Vicente Reinamontes (Edicola Ediciones) presentano "A sud dell'Alameda" - Ravenna - Libreria Momo
5 Aprile - Debora Rosciani (Hoepli) presenta "Matrimoni e altri disastri" - Vigevano (PV) - Libreria Le Notti Bianche
6 Aprile - Francesca Crescentini - Tegamini e la traduzione (blogger, book influencer) - Vigevano (PV) - Libreria Le Notti Bianche
5 Aprile - Lola Larra e Vicente Reinamontes (Edicola Ediciones) presentano "A sud dell'Alameda" - Portomaggiore (FE) - Libreria Peppino Impastato
11 Aprile - Joe Mungo Reed (Bollati Boringhieri) presenta "Magnifici Perdenti" - Aspettando il Salone - Circolo dei Lettori (TO)
13 Aprile - Davide Mosca (Einaudi) presenta "Breve storia amorosa dei vasi comunicanti" - Vigevano (PV) - Libreria Le Notti Bianche
13 Aprile - Piergiorgio Pulixi - Cena con l'autore - Vigevano (PV) - Libreria Le Notti Bianche
13 Aprile - Oliver Pötzsch (Neri Pozza) presenta la saga "La figlia del boia" con Matteo Strukul - Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD)
15 Aprile - Marco Belpoliti "Il poliedro Primo Levi" lezione con disegni live di Pietro Scarnera in occasione del centenario di Primo Levi - Aula Magna della Cavallerizza Reale, Via Verdi 9, Torino

Eventi

Dal 1 al 4 Aprile - Bologna Children's Book Fair - Bologna Fiere. Da oltre 50 anni la Fiera Internazionale dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi è un punto di riferimento per gli operatori professionali: editori, autori, illustratori, docenti, educatori e per tutte le figure che operano nel mondo dell'editoria per bambini e ragazzi. [ info ]

Dal 3 al 6 Aprile - Incroci di Civiltà - Festival Internazionale di Letteratura a Venezia. L'evento organizzato dalla Fondazione Università Ca' Foscari  Venezia, prevede un palinsesto incentrato su conferenze, incontri con autori e addirittura una cena con (tra gli altri) Jonathan Coe. Ci sarà anche Daniel Pennac il cui incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming (senza traduzione). Per tutti i dettagli e le info sull'evento vi rimandiamo alla pagina ufficiale: https://www.unive.it/pag/11642/

Dal 9 all'11 Aprile - I Boreali Nordic Festival - Cernobbio / Lugano. La nuova edizione della kermesse dedicata alla letteratura del Nord Europa sbarca a Cernobbio e Lugano per una tre giorni all'insegna di incontri, presentazioni, conferenze e cultura nordica. Il calendario completo degli incontri a questo link: https://iboreali.it/2019/cernobbio-lugano/.

[ nota: sipregadileggere non è collegato con le case editrici o le librerie e organizzazioni qui sopra citate. Pertanto non siamo responsabili di inesattezze o cambi di programma dell'ultima ora. Prima di partire per un evento o un incontro, accertatevi con l'organizzazione che si svolga come programmato 🙂 ]

Buongiorno a tutti! Questo mese voglio inaugurare una nuova "rubrica", ovvero un post che raccolga quelle che sono le novità più interessanti per il mese in arrivo. In questo caso parliamo di Marzo e delle cose che a Marzo accadranno nel mondo dei libri. Sperando che vi sia utile, e soprattutto sperando di riuscire a mantenere una periodicità utile allo scopo, vi auguro buona lettura 😉

P.S. Se volete contribuire con cose che non ci sono ma ritenete interessanti e degne di nota, scrivetemi pure che le aggiungo!

Libri in uscita

1 Marzo - Jaume Cabrè "Quando arriva la penombra" (La Nuova Frontiera) [ info ]
1
 Marzo - Desy Icardi "L'annusatrice di libri" (Fazi) [ info ]
6 Marzo
- Ulf Stark "Il bambino mannaro" (Iperborea) [ info ]
10 Marzo - Juan Pablo Roncone "Fratello Cervo" (Edicola) [ info ]
15 Marzo - AA.VV. "Freeman's. Potere" (Black Coffee) [ info ]
15 Marzo - Stelio Mattioni "Il re ne comanda una" (Cliquot) [ info ]
20 Marzo - Majgull Axelsson "La tua vita e la mia" (Iperborea) [ info ]
20 Marzo - Allan Weisbecker "Cosmic bandidos" (Marcos y Marcos) [ info ] 
21 Marzo - Paolo Zardi "La gente non esiste" (NEO Edizioni) [ info ]
26 Marzo - Héléna Marienské "Astenersi astemi" (Edizioni Clichy) [ info ]
26 Marzo - Andrea Biscàro "Lady Peg - Vita di una cagnolina prodigio" (Graphe.it) [ info ]
28 Marzo - Stuart Turton "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" (Neri Pozza) [ info ]
28 Marzo - Daniel Albizzati "Le avventure di Mercuzio" (Fazi Editore) [ info ]

Marzo - Mary McCarthy "Il gruppo" (MinimumFax) ristampa [ info ]
Marzo - Davide Coltri "Dov'è casa mia" (MinimumFax) [ info ]
Marzo - Chris Offutt "Mio padre, il pornografo" (MinimumFax) [ info ]
Marzo - Dennis Schaefer / Larry Salvato "I maestri della luce" (MinimumFax) [ info ]
Marzo - Sue Turnbull "Crime" (MinimumFax) [ info ]

Incontri con l'autore

2 Marzo - Björn Larsson (Iperborea) presenta "La lettera di Gertrud" - Pavia - Libreria Il Delfino
3 Marzo-Björn Larsson (Iperborea) presenta "La lettera di Gertrud" - Vimercate - Libreria Il Gabbiano
5 Marzo - Vera Pegna (Il Saggiatore) presenta "Autobiografia del Novecento" Roma - Casa della memoria
6 Marzo - Paolo Ferruccio Cuniberti (Edicola) presenta "Ultima esperanza" - Bologna - Libreria modoinfoshop
8 Marzo - Björn Larsson (Iperborea) presenta "La lettera di Gertrud" - Bologna - Coop Ambasciatori
14 Marzo - Filippo Tuena (Il Saggiatore) presenta "Le galanti" - Roma - Tomo libri
26 Marzo - Paolo Ferruccio Cuniberti (Edicola) presenta "Ultima esperanza" - Padova - Detour. Festival del cinema di viaggio
27 Marzo - Umberto Fiori (Marcos y Marcos) presenta "Il conoscente" - Milano - Laboratorio Formentini per l'editoria

Tutti gli incontri con autori che presenzieranno a BookPride (vedi sotto) non li ho riportati qui, sarebbe stato un elenco troppo lungo. Potete dare direttamente un'occhiata al programma della Fiera seguendo il link di seguito nella sezione "Eventi".

Eventi

5 Marzo - Presso la libreria indipendente "Le Notti Bianche" di Vigevano (PV) si terrà un incontro insieme a Pietro Biancardi, editor di Iperborea, dal titolo "I mestieri dell'editoria", appuntamento che inaugura una nuova serie di incontri legati alle tematiche di chi i libri li fa, li sceglie, li traduce, e li promuove. Info sulla pagina Facebook della libreria a questo link.

Dal 15 al 17 Marzo presso la Fabbrica del Vapore a Milano, si terrà la quinta edizione di BookPride, fiera nazionale dell'editoria indipendente. Quest'anno ritorna a Milano in una nuova location, importante centro culturale per la città meneghina. Il tema di questa edizione è "Ogni desiderio". Vi aspettano qui centinaia di eventi ed espositori, incontri e approfondimenti con autori, editori e giornalisti. Per tutte le info vi rimando al sito ufficiale bookpride.net

Dal 22 al 24 Marzo presso la sede di Milano della casa edtrice Marcos y Marcos, si terrà un corso dal titolo "Come si fa un libro"; un orientamento chiaro e immediato a chiunque voglia lavorare in editoria, ideale per chi scrive e traduce, complemento molto utile per chi lavora in libreria e in biblioteca. Info e iscrizioni direttamente nel sito dell'editore www.marcosymarcos.com

23-24 Marzo presso la sede di Roma della casa editrice MinimumFax, si terrà un corso di Ideazione, organizzazione, fundraising e promozione eventi culturali con Rossano Montaruli. Il corso prenderà in esame l'intero processo di creazione di un evento culturale, dall'ideazione alla comunicazione, fino alla progettazione di un evento. Info e iscrizioni direttamente nel sito dell'editore www.minimumfaxlab.com

(brossura, 228 pag., 15€, Fazi Editore)

E' arrivata da poco in libreria questa nuova edizione del libro più controverso di Gore Vidal, quel libro che quando uscì, nel lontano 1947, 71 anni fa ormai, negli Stati Uniti, scandalizzò e fece indignare la maggior parte degli addetti ai lavori e dei lettori a causa delle sue tematiche che oggi potremmo definire "LGBT", una volta semplicemente "omosessuali", inaccettabili per il periodo, specialmente in una nazione come gli USA. Addirittura fu odiato dal proprio editore, il New York Times si rifiutò strenuamente di pubblicizzarlo e nessuna rivista americana lo recensì. E già solo per questo meriterebbe di essere letto, se non altro per capire il motivo di tanto scalpore. Gore Vidal, che all'epoca aveva 22 anni, scrisse un romanzo assolutamente avveniristico, sincero, profondo e scomodamente vero; fu questa la sua più grande colpa. Ma per fortuna lo scrisse, e noi ora possiamo godercelo appieno, visto che si tratta anche di un grande romanzo.

Jim è un giovane liceale, cresciuto nel sud degli Stati Uniti. Vita famigliare difficile, rapporto con il padre costantemente burrascoso, una sorella più grande che è la preferita e un fratello più piccolo. Non ha mai avuto una ragazza, non ne è attratto benché loro siano attratte dal suo fisico asciutto ed atletico. Gioca a tennis, è un maestro con la racchetta, il suo avversario preferito è anche il suo migliore amico: Bob. Ne è affascinato. Bob è più grande di un anno, e si sta diplomando. Dopo il diploma vuole lasciare tutto e arruolarsi in marina. Una delle ultime sere prima di partire tra i due succede qualcosa, è un gioco, poco più di uno scherzo, ma è un atto fisico che scuoterà Jim nel profondo e gli sconvolgerà l'esistenza. Bob parte e Jim si ripromette di raggiungerlo l'anno dopo, terminati gli studi, e di ricongiungersi a lui per poter rivivere di nuovo quelle emozioni vissute in riva al fiume al capanno quella sera di inizio estate...

Dopo questa doverosa premessa, niente spoiler, tutto ciò accade nelle primissime pagine, prende il via la vera storia, la vera avventura di Jim, che negli anni a venire intraprenderà il suo viaggio alla ricerca di Bob. Si arruolerà nella marina militare credendo così di ritrovarlo subito e facilmente, ma Bob nel frattempo si è mosso verso altre destinazioni, e così Jim vivrà una vita costantemente alla sua ricerca, conoscerà altri uomini, inizierà a frequentare quel mondo che inizialmente rifiuta non credendo di appartenervi, non accettando la sua omosessualità. Piano piano, poco alla volta, Jim si mischierà sempre di più a questa gente, trovandosi in locali equivoci, in feste private di frustrate stelle del cinema alla ricerca di nuove emozioni, su navi, campi da tennis, caserme innevate, fino all'epilogo, nell'ultima parte del libro, in cui ritroverà finalmente Bob.

E' un viaggio introspettivo profondissimo alla ricerca della propria identità e del proprio essere. Un'identità di cui Jim ha paura, in cui non ci si sente comodo, ma che inevitabilmente lo costringerà a guardarsi dentro e ad accettarsi per quello che è. Non c'è da stupirsi se quando uscì, nel 1947, questo libro fece scandalo, ancora oggi le tematiche sono "scottanti", figuriamoci 71 anni fa. Gore Vidal ha avuto il coraggio di trasporre su carta la vita di una persona come tante, la vita di un ragazzo che scopre di essere "diverso" dagli altri, che scopre pulsioni che non vorrebbe avere e che vuole convincersi non siano reali. Un libro che scorre rapido come un fiume in piena, come la vita di Jim alla ricerca di se stesso e di Bob. Scritto magistralmente e senza fronzoli. Il mio consiglio è scontato: leggetelo e non ve ne pentirete. Se poi siete appassionati di certe tematiche, questo è un precursore che non potete proprio ignorare.

(brossura, 348 pag., 15€, Caffèorchidea)

Uno dei più noti incipit della storia della letteratura diceva più o meno che "tutte le famiglie felici si somigliano, ma ogni famiglia infelice lo è a modo suo". Le famiglie che popolano questo romanzo, più o meno centralmente, più o meno parzialmente, sono infelici ciascuna a suo modo e qualcuna anche a propria insaputa. I componenti della famiglia Minenti, o sarebbe più giusto dire "Delle" famiglie Minenti, sono infelici ognuno a modo suo. La vicenda ruota intorno a Nabel, figlia più piccola del professor Lucrezio Minenti, scienziato stimato, fisico teorico di fama mondiale, e Anna Pan, donna in carriera dal carattere forte e risoluto, la figlia maggiore è Lulù Minenti. Questo accade in Italia. In Germania vive invece la seconda famiglia Minenti, Hector, l'unico figlio, ha la stessa età di Nabel, sono nati nello stesso anno, a poca distanza l'uno dall'altra, e i loro caratteri si completano, le loro ambizioni e doti si accoppiano rendendo le mancanze di ciascuno, tessere del puzzle che formano il disegno completo dell'altro. Il concetto appare forse un po' fosco detto così, ma vi assicuro che tra le righe di questa storia risulta tutto molto più semplice.

Nabel scopre solo nella maggiore età di avere un fratello nato da una relazione del padre che lei ignorava. Non è uno spoiler, questo accade nelle prime pagine, quindi niente paura 🙂 E' proprio Hector a cercarla in Italia. Dopo questa rivelazione Nabel non sarà più la stessa; inizierà dentro di lei un percorso interiore alla ricerca di una stabilità, di risposte che non troverà mai o che, forse, aveva sempre custodito in fondo al suo cuore. Nabel ama scrivere, ma non sopporta che la gente legga ciò che scrive, così cancella. Cancella ogni parola dall'ultima alla prima, in un percorso a ritroso che non è solo l'atto di eliminare delle parole da un foglio, ma una continua rielaborazione della propria interiorità, una straziante ricerca di sè affidata a parole che mai arriveranno al destinatario. Hector è un artista eclettico, quello che Nabel non riesce ad esternare, lui non riesce a tenere dentro di sè. Membro di un gruppo artistico chiamato Orchestrart, vive dove capita, dove l'arte chiama il suo talento, anche lui alla ricerca di sè, una ricerca che lo porterà inevitabilmente a Nabel. Ma poi arriva Marcus, e gli equilibri si fanno incerti, una nuova rivelazione incredibile, un uomo disposto a tutto per far parte di un esperimento scientifico unico, per diventare il primo crononauta della storia; e tenta in ogni modo di arrivare a Lucrezio Minenti, che pare sia impegnato segretamente ai lavori sulla macchina del tempo. Gli eventi si susseguono incalzanti, tra l'Italia, la Germania e Londra, tre luoghi distanti ma come in universi paralleli, affiancati e presenti l'uno all'altro attraverso Nabel, Hector e Marcus. E il finale è scritto tra le stelle...

Giulia Bracco ha una scrittura fluida e concreta, capace di tratteggiare in poche righe anche situazioni complesse, ma al momento giusto lasciare all'immaginazione del lettore ciò che verrà dopo, quasi a prenderlo per mano, accompagnarlo fino alla soglia e poi lasciarlo libero di entrare da solo. Ho molto apprezzato la caratterizzazione sapientemente poliedrica dei personaggi, mostrati in vari momenti emotivi assolutamente coerenti con il loro nucleo centrale. Sono "vivi", ci si affeziona a loro senza riserve, si sprofonda nella storia e se ne esce alla fine solo dopo una forte successione di emozioni. Dico sul serio, non capita spesso che un libro tocchi corde così sensibili da far vibrare nel profondo, questo l'ha fatto.

Martin Amis diceva che mentre scriviamo qualcuno ci sorveglia: la madre, il maestro, Shakespeare o Dio? In questo libro c'è tutto, basta mettersi comodi e iniziare a leggere.

Continua il mio viaggio attraverso i libri che hanno partecipato quest'anno al Premio Strega, con la terza classificata, Wanda Marasco, e il suo La compagnia delle anime finte, edito da Neri Pozza. E' la storia della famiglia di Vincenzina Umbriello, raccontata dalla figlia Rosa, immaginata per lo più, al capezzale della madre morta. Una vita povera, di sofferenze e privazioni, umiliazioni e rimorsi, vissuta in una Napoli in bianco e nero, nei rioni poveri del primo dopoguerra, tra stretti vicoli, muretti, cantine e terrazze. Dalla nascita alla morte, è la storia di una donna forte e determinata, che vivrà purtroppo una vita ingombra di ombre e tragedie e piuttosto estranea alle soddisfazioni e alle gioie, fin da bambina incontrerà la morte e la malattia come compagne di viaggio e imparerà presto ad essere adulta, grazie alle esperienze e all'amicizia non sempre limpida di Annarella.

La storia della famiglia Umbriello si intreccerà con la ben più agiata famiglia Maiorana quando per caso Vincenzina incontrerà Rafele (Raffaele), l'uomo che diventerà suo marito nonostante le opposizioni della famiglia di lui. Le storie dei componenti delle due famiglie si intrecceranno più volte, verranno narrate singolarmente, a volte quasi come racconti a parte, ma saranno lo sfondo di un unico dipinto generale. Una storia di vita profonda e struggente, con i suoi risvolti neri e le sofferenze tipiche anche del periodo storico e della zona geografica, narrato in maniera sublime da una poetessa, alternando un dialetto napoletano (comprensibilissimo) ad un Italiano con la "I" maiuscola.

Non è mia abitudine fare "spoiler" o approfondire troppo la trama, per il semplice motivo che sono io il primo a non amare certe cose in un libro che vorrei leggere. Ci sono decine di personaggi e di storie qui dentro, storie che fanno male, che raschiano dentro come uno scalpello, inquietudini, malattie fisiche e mentali, disperazione e abbandoni. Cupo e pesante seppure breve, si legge che è un piacere nonostante la complessità di certi passaggi e l'intrico di certe frasi. Un altro libro italiano di grande spessore, alla faccia di chi cerca sempre il più sconosciuto autore straniero...

Non lo consiglio a tutti, ma solo a chi vuole cogliere la struggente normalità di un vivere senza orizzonte.

Ai margini della Città Eterna, a pochi chilometri dal centro di Roma, lungo una parte del Tevere in ombra, marcia, maleodorante, vivono anime appartate, fuori dal tempo e dal mondo, disadattati ed emarginati ai nostri occhi, leggeri e liberi nei loro cuori. La storia che ci racconta Matteo Nucci si svolge qui, sulla chiatta ormeggiata sul fiume romano, che fa da trattoria, l'Anaconda, tra baracche di lamiera, barchette a motore di vecchi anguillari, tra il tubo di una fognatura mai terminata, utilizzata come abitazione, campi rom e prostitute. Una discesa verso il basso, verso l'abisso della disperazione, per riemergere e rinascere a vita nuova. Una storia terribile e tragica quanto verosimile. La storia di un uomo che dalla vita ha avuto il peggio ma che non si è arreso, mai, fino alla fine, fino alla purificatrice transizione passando per le latrine dell'umanità.

Il dottore, così lo chiamano lungo il Tevere, Ippolito Snell, marito e padre, archeologo, collega e amico rispettabile, pezzo a pezzo perde tutto quello che ha di più caro, tentando di tutto per mantenere le cose insieme, per rimediare, ma rendendosi presto conto che è la vita che decide per noi, e che non possiamo fare altro che stare a guardare. Spesso impotenti. Da qui il suo cammino verso una nuova vita e una rinascita che solo alla fine della vicenda troverà, forse, la quadratura del cerchio.

Il libro si articola in tre parti, la prima e l'ultima narrate in terza persona, dove viene per lo più raccontato il presente, la seconda, in prima persona, racconta invece del passato di Ippolito, e rende chiarezza a tutto il resto. La scrittura è puntuale e fludia, anche nei dialoghi, resi spesso più crudi e reali dall'utilizzo di termini forti e colloquiali, e nei monologhi anche interiori di lui e della moglie Anna. Non vi dirò nulla di più, naturalmente, questo è un testo che va letto ed assimilato attraverso le proprie vibrazioni, elaborato, digerito e rigurgitato secondo le emozioni di ciascuno. Un libro che mi ha pesato sullo stomaco per quasi tutta la sua durata, a tratti mi ha fatto sperare che finisse presto, che finisse in fretta tutto quel tormento. Ma che alla fine del viaggio mi ha lasciato una traccia dentro, qualcosa di indelebile che so già rimarrà lì per sempre. Un solco fatto di colori, odori e sensazioni, di un posto che non ho mai visto veramente con gli occhi, ma che ho abitato a fondo con l'anima.

E questo, se permettete, è la grandezza di un libro, di qualsiasi genere si tratti, di qualsiasi autore, periodo storico o altra catalogazione. Se ci resta qualcosa dentro allora vuol dire che l'opera si è compiuta, che quello è un libro giusto, da leggere, conservare e consigliare. Non nego di essermici avvicinato vedendolo tra i 12 finalisti del Premio Strega, benedetto Premio Strega sempre in mezzo a mille polemiche. L'ho seguito sino alla finale facendo il tifo per lui, ma alla fine è arrivato, purtroppo, solo quarto. Non voglio in questa sede commentare la classifica, comunque spero che questa manifestazione così importante serva a dare il giusto risalto a questo titolo e a questo autore.

Io mi fermo qui, come sempre spero di avervi dato un parere chiaro e genuino. Non una recensione, ci tengo a precisarlo, ma il mio personalissimo punto di vista. Grazie Matteo per le emozioni che hai saputo regalarci. Grazie davvero.

E' giusto obbedire alla notte? Per me è stato straziante. Viaggio interiore senza anestesia. E' giusto leggerlo.

 

Ma che bella La Grande Invasione! Quest'anno ho potuto assaporare di persona il clima di questa magnifica manifestazione che per 4 giorni interi rende la città di Ivrea un connettore incredibile di arte, letteratura e musica, un convogliatore di idee, opinioni e dibattiti, uno spazio immenso dove ascoltare, interagire, creare. Ragazzi, questo è lo spirito giusto! Passare dal cortile di un museo dove Domenico Starnone sta parlando delle sue esperienze di lettore, ad una fresca chiesa sconsacrata dove 4 giovani autori ci parlano del loro esordio (in realtà 3 giovani e uno meno); dalla platea di un teatro gremito dove tra luci e colori si mettono in scena storie, racconti e favole per i più piccoli, alla "Zona Attiva di Cittadinanza" alla stazione di Ivrea dove tra un piatto di pasta e un laboratorio di creatività per "piccoli invasori", si può ascoltare Emiliano Poddi che legge un brano di Tobias Wolff. E quando passi nella piazza centrale, dove il grande palco accoglie i musicisti nelle serate della manifestazione, e vedi Nicola Lagioia coricato a terra, uno zaino per cuscino, braccia dietro la testa, a discorrere amabilmente con altri ragazzi li intorno, capisci che questa manifestazione è quello che mancava, capisci di essere nel posto giusto.

Io ho invaso Ivrea il secondo giorno, venerdì 2 Giugno, perciò non posso parlare per gli altri giorni, ma se tanto mi da tanto sicuramente il week-end sarà stato davvero molto denso. Anche se da poco avevo dato fondo al mio budget per i libri durante il Salone di Torino, mi sono comunque concesso l'ultimo titolo di Starnone, anche perchè lui era li che lo firmava, e io ne ho approfittato 😀 Oltre a questo libro ho preso solo un paio di gadgets, una t-shirt un paio di borse e una splendida tazza! Sono stato parsimonioso, dai! Avrei voluto acquistare anche i libri dei quattro esordienti dell'incontro a cui ho presenziato nel pomeriggio ma ce l'ho fatta a resistere 😀 L'incontro però l'ho filmato e ve lo propongo qui sotto, è davvero molto interessante! Scusate se la telecamera in certi momenti "balla" un po', ma fattori esterni disturbavano la mia postazione 😀

Da questa mia presenza alla Grande Invasione sono tornato a casa con una certezza assoluta: Il prossimo anno invaderò di nuovo la città! Grazie alla città di Ivrea, grazie alla SUR che organizza il festival e grazie a tutti quelli che ci sono stati! Gli eventi come questo fanno del bene all'Italia e alle persone, dai bambini agli anziani. A tutti! Alla prossima e buone letture 🙂

 

 

2

Intimista, povero e genuino. Povero non di contenuti ma di orpelli, povero nell'accezione più positiva che possa avere questo termine il più delle volte visto in maniera negativa e triste. Una storia d'altri tempi che però vive ai nostri, il racconto di un'amicizia vera, troppo vera per servirsi sempre di parole e di scuse. Basta il silenzio a volte, lo star vicini, uno sguardo. Un libro che dall'alto dei monti, dalla essenzialità della vita di persone semplici, guarda dall'alto al basso la frenetica città, lo stress e l'ansia dell'uomo moderno, ma non con fare altezzoso o presuntuoso, ma con compassione e tenerezza. Il concetto di semplicità di vita, della felicità di avere poco e con quel poco di vivere bene, è stato espresso, tra gli altri, recentemente da Mauro Corona in molti dei suoi libri, ed io ho sempre apprezzato il suo pensiero che qui ritrovo in un racconto trasversale che mette in luce le differenze di due mondi e dei personaggi che li popolano; differenze che poi sono tali solo per con convenzione, ma che se ben si scava a fondo, si ritrovano in questo caso due uomini molto simili tra loro, due facce della stessa medaglia.

Cognetti è bravo a mettere in evidenza queste similitudini, e dirige con maestria il sentiero che conduce verso il finale inevitabile di una storia che nel corso di 200 pagine ci fa ridere, arrabbiare a volte, piangere, emozionare, ancora ridere e ancora piangere. Un po' come la vita in fondo, da dove la si guardi, da sopra o da sotto.

E' la storia di Bruno e Pietro, i due protagonisti insieme al padre di Pietro, protagonista secondario della vicenda, e della loro amicizia, da bambini fino all'età adulta. Della passione per la montagna, innata in Bruno, imparata e coltivata in Pietro, ragazzo di città che ogni estate si reca con la sua famiglia sui monti. Della loro crescita, della loro vita che li mette alla prova e che li porterà a percorrere strade diverse ma che, inevitabilmente, li farà ricongiungere, sempre allo stesso punto di partenza. Sempre sulle stesse montagne. Un romanzo di formazione che in poche pagine riesce davvero a farci emozionare e soprattutto meditare. Meditare su chi dei due "abbia ragione", in senso metaforico. Se vive meglio l'uomo che è sceso dai monti per cercare la "civiltà" delle grandi città oppure chi sui monti ci è restato e continua a trascorrere una vita il cui tempo è scandito solo dal cambio delle stagioni, dal ciclo della luna e dalla neve che fiocca sulle vette.

Di Cognetti avevo letto il suo più famoso "Sofia si veste sempre di nero" amandolo, e un'altra raccolta di racconti dal titolo "Una cosa piccola che sta per esplodere" amandolo una seconda volta. Qui l'autore si cimenta nella prima prova sulla "lunga distanza", dimostrandosi maturo e capace anche in questo ambito. Il libro è candidato al Premio Strega e, al di là di ogni supposizione sulla candidatura, secondo me se lo merita veramente. Ho incontrato l'autore per un incontro proprio dedicato a questo libro e potete leggere l'articolo e vedere il video a questo link: [Paolo Cognetti presenta "Le otto montagne"]

Superfluo da parte mia ogni ulteriore approfondimento sulla trama, la storia è da leggere e scoprire con i propri sensi. Camminando con Bruno e Pietro sui sentieri di montagna, arrampicando con loro le vette del Monte Rosa, mungendo vacche o riparando il tetto di un rifugio sperduto sopra i 2000. Al loro fianco, scoprendo le loro vite e i loro destini. Fate quest'esperienza, non ve ne pentirete.

Alla prossima e buone letture!

FeltrinelliUna comunicazione di servizio che spero potrà interessarvi... Dal 1° al 30 Giugno, tutti, e dico tutti, i libri della Feltrinelli sono scontati del 25%! Tutti vuol dire sia gli economici che le nuove uscite, e pure quelli della serie dei "classici"... Sia in libreria che online. Festeggiamo anche noi mi raccomando! 🙂 Se volete dare un'occhiata a questo link trovate la pagina dedicata alla promozione: http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/catalogo/promozioni/158356-Feltrinelli.html

 

Facebook