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E' passato anche quest'anno. Il Salone Internazionale del Libro di Torino si è concluso ormai da una ventina di giorni, il tempo minimo per me per metabolizzare la mia esperienza, assimilare, riordinare le idee, ed esprimere a mente fredda il mio giudizio (ah, e preparare i video da condividere con voi, ovviamente 😀 ).

Nonostante le polemiche che hanno preceduto l'avvio della kermesse, e che non sto qui a raccontare, intanto ne avrete di certo letto tutti su tutti i quotidiani nazionali, questa è stata l'edizione dei record. Lo era quella dello scorso anno, e lo è stata ancora una volta quest'anno. In realtà è stato un crescendo, da quando Nicola Lagioia ha preso l'incarico di direttore editoriale della manifestazione, il Salone è progredito, si è ingrandito - anche negli spazi - ed è migliorato esponenzialmente, persino negli anni in cui a Milano si è tentato di crearne un'alternativa con Tempo di Libri. Che dire? Il Salone ha vinto di nuovo, "la gigantesca comunità del Salone" - ha detto Nicola nell'ultima conferenza che l'ha preceduto - "ci fa accedere a una fetta di realtà a cui non tutti hanno accesso. E questo è un privilegio." Parole più adatte non avrei saputo trovare. Il Salone come comunità di persone capace di creare una realtà a sé stante, un connubio di emozioni, famigliarità, calore, connessioni e sinergie emotive, che solo in questa manifestazione si può trovare e provare. Chi non ci è mai andato non può capire davvero di cosa sto parlando, nemmeno io lo capivo prima di diventarne un assiduo frequentatore. Beh, non mancatelo il prossimo anno, e quelli successivi... Così anche voi ne scoprirete la magia altrimenti impossibile da descrivere e trasmettere! Ma basta preamboli e andiamo avanti!

Quest'anno ho presenziato per ben 3 giorni: venerdì, sabato e domenica, anche se per essere sincero, il giorno dedicato agli incontri e allo shopping è stato per me il primo, venerdì 10, mentre il weekend l'ho dedicato alle persone che erano con me. Ho fatto il mio solito giro, privilegiando le case editrici indipendenti, piccole conoscenze già maturate negli anni e nuove scoperte. Sono riuscito a trattenermi con le spese, visto anche che prevedevo un'ulteriore voce di budget per La Grande Invasione a inizio Giugno, e sono tornato a casa con soli 10 libri (ehm...)

I primi 3 sono in realtà dei recuperi allo stand dei libri a 3€, ci casco sempre 😀 Si tratta di 2 classici e mezzo, ovvero "Il Piccolo Principe", "Il Ritratto di Dorian Gray" e "Il Vaso d'Oro e altri racconti" di E.T.A. Hoffmann. Dico "mezzo" solo perchè rispetto agli altri due titoli, quello di Hoffmann è sicuramente meno noto ai più, ma comunque resta un titolo importantissimo che non vedo l'ora di leggere (dallo scorso Salone quando ho assistito all'incontro su Lovecraft e Hoffmann tenuto da Marco Peano e Matteo Galli ne sono rimasto affascinato. Se volete approfondire, trovate il video a questo link).

Rotto il ghiaccio con lo shopping, sono passato dallo stand del Libraccio, uscendone incredibilmente a mani vuote! Intendiamoci: non perchè non ci fosse niente di interessante, ma perchè non avevo le forze di confrontarmi con la calca nelle strettissime corsie dello stand... Ho preferito dirigermi subito alla Sala Rossa, dove di li a poco avrei assistito ad un bellissimo incontro con Erri De Luca dal titolo "Europa. Campo base avanzato". Di quell'incontro indimenticabile ne ho fatto un video che vi invito davvero a vedere. Erri si è dimostrato davvero grande, anche in questa occasione e anche se non era li per promuovere un suo libro o per parlare di libri in generale. Alla fine si è fermato per firmare copie e anche per qualche selfie 😉 Date un'occhiata al video! Merita davvero! Ah, scusate, siccome di libri suoi non me ne ero portati da casa, ho dovuto comprarne uno qui per farmelo firmare... E ho preso l'unico tra quelli presenti che ancora non avevo... Però ne valeva la pena 😛

"Europa. Campo Base Avanzato" Erri De Luca

Dopo l'incontro in Sala Rossa mi sono fermato per un breve pranzo a base di tramezzini al tacchino e formaggio e coca zero, prima di mettermi subito in coda in Sala Rosa per vedere, come lo scorso anno, Vanni Santoni, che raccontava il suo nuovo romanzo "I Fratelli Michelangelo" (che ho letto e di cui vi parlerò a breve!). Vanni è un personaggio e le sue presentazioni sono sempre interessanti e coinvolgenti, poi in questo caso, visto il tomo che c'era da presentare, è stato ancora più affascinante. Con lui Gianluigi Ricuperati e Christian Raimo. Anche di questo incontro vi propongo il video integrale qui sotto.

Vanni Santoni presenta "I Fratelli Michelangelo" - Con Gianluigi Ricuperati e Christian Raimo

Dopo aver conosciuto Gianluigi Ricuperati nell'incontro con Vanni Santoni, ho deciso di passare subito dallo stand della Tunuè, dove ogni anno mi prefiggo di fare acquisti ma alla fine, per una cosa o per l'altra, non riesco mai a fare! Questa volta ho deciso di partire da li, in questo modo non avrei avuto scuse 😛 Mi sono accaparrato "Est" appunto di Gianluigi Ricuperati e "Talib o la curiosità" di Bruno Tosatti, ultimo titolo pubblicato dalla casa editrice, che mi ha incuriosito per titolo e trama. "Est" lo sto già leggendo e ve ne parlerò presto (vi anticipo che si tratta di un romanzo molto particolare e.... strano!).

Il mio shopping è continuato agli stand di Edizioni Clichy, dove ho potuto acquistare in anteprima "I fantasmi di Darwin" di Ariel Dorfman, allo stand Nottetempo, dove ho preso l'ultimo "Pietra nera" di Alessandro Bertante, e infine da Hacca, dove mi sono fatto conquistare da Mimmo Sammartino e il suo ultimo "Ballata dei miracoli poveri"Matteo Meschiari con "L'ora del mondo". Pochi ma buoni, selezionati attentamente e, ne sono certo, di grande qualità.

Il mio shopping si è concluso così, un bel bottino di cui vado fiero, anche se in realtà ne avrei voluti comprare altri 1000 almeno, ma in effetti oltre al portafoglio avrei avuto anche qualche difficoltà a portarmeli a casa 😀

Due considerazioni ora sul Salone di quest'anno. Come forse sapete il padiglione 5 è stato sostituito dall'Oval, un padiglione "esterno" al quale si accedeva da una specie di tunnel coperto adibito per l'occasione, ma in realtà passando all'esterno, dove tra l'altro erano presenti ottimi servizi di street food per il pranzo. Gli ingressi erano ben 3, facilitando di molto l'accesso e riducendo le code, quest'anno davvero esigue. La formula si è rilevata secondo me vincente, e va sicuramente riproposta. Addirittura l'ingresso all'Oval era raggiunto da una passerella diretta dal binario 9 della Stazione Lingotto non più lunga di 200 o 300 metri... Meglio di così!

L'organizzazione degli stand è stata impeccabile come sempre, così come lo staff che ha gestito tutta la kermesse, dagli addetti al servizio di pulizia, a quelli che garantivano gli accessi alle sale delle conferenze. A volte non ci si rende conto di che razza di lavoro ci sia dietro ad un evento di queste dimensioni, ma se si sta un po' attenti a quello che accade, si può vedere tanta passione e professionalità in tutti i lavoranti che sullo sfondo ne permettono lo svolgimento. Un grosso merito anche a tutti quelli che hanno animato il Bookstock Village, ovvero la parte dedicata a bambini e ragazzi: decine e decine di eventi ogni giorno, incontri, letture, attività e laboratori per i più piccoli, sempre interessanti e di grande utilità. A tutti va il mio grazie, davvero di cuore! E il grazie più grande va ancora a Nicola Lagioia, vero trascinatore di questo magnifico Salone. Ti auguro altri anni al top come questo, perchè te lo meriti tu e se lo merita soprattutto il Salone e la sua comunità. Ci vediamo il prossimo anno... Io sto già facendo il conto alla rovescia 😛

Video in diretta dalla pagina Facebook del Salone Internazionale del Libro di Torino 2019 - #SalTo19

#SalTo19: la prima conferenza

Tutto sul #SalTo19: eccoci in diretta dalla Murazzi Student Zone per raccontarvi le novità che vi aspettano dal 9 al 13 maggio al Lingotto Fiere - Torino!

Pubblicato da Salone Internazionale del Libro su Mercoledì 6 marzo 2019

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