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Le formiche (Boris Vian)

Ho deciso di buttare giù queste mie impressioni appena terminato il libro di Boris Vian, mentre ancora sono sotto l'influsso dei suoi deliri, per fissare meglio che posso le sensazioni e le emozioni che un lavoro del genere mi ha dato.

Conoscevo Boris Vian come chansonnier, per un suo brano contro la guerra del 1954 "Le déserteur", che ho ascoltato decine di volte su un vecchio CD intitolato "La canzone d'autore francese" che possiedo da oltre 20 anni, quindi l'ho scoperto come scrittore solo successivamente. Ammetto che l'approccio a questo lavoro mi è stato inizialmente ostico; non avevo forse capito cosa avevo tra le mani e mi aspettavo una raccolta di racconti "normali". Ecco, aspettativa peggiore non potevo avere! I racconti qui inclusi sono tutto fuorché normali!

Ambigui personaggi con strane forme di pazzia, animali che parlano (e qui è una cosa perfettamente normale), strumenti musicali che scappano dalle loro custodie, pescatori di francobolli che nuotano nei fiumi, comparse teatrali depresse, gamberi che vendono il proprio sudore, e decine di altri espedienti narrativi che incarnano tutto quello che probabilmente non avete mai letto! Certo, non è facile entrarci in sintonia, e per me infatti l'inizio è stato un po' incerto, come dicevo poco fa; ma una volta capita la chiave di lettura, una volta centrato l'obiettivo di stabilizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda di questi affreschi inusuali, in quel preciso momento si viene catturati completamente dalle frasi e dai concetti assurdi che si addensano in queste pagine e il viaggio diventa follemente lucido e chiarissimo. Vero nella sua ingorda follia, concreto nel suo intangibile astrattismo.

Perfettamente inutile ogni altro tipo di descrizione: se queste mie poche parole vi hanno almeno un po' incuriosito, fate vostro questo volume e leggetelo abbandonando ogni preconcetto, dimenticando ogni altro libro che avete letto prima, e siate pronti ad affrontare il delirio. Momenti esilaranti o crudi, senza filtri, solo parole, frasi, che fluttuano intrecciandosi e creando storie incredibili. Certamente il Maggiore sarà lieto di accompagnarvi nel viaggio! Buona lettura!

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